Il Nazionale

Cronaca | 13 giugno 2025, 07:00

Sette furti in sei anni: la testimonianza esasperata di Padre Paul, parroco in Torino Nord

Una fetta di Città dove il 65% delle persone non frequenta più i mercati rionali per paura. Anche le scuole prese di mira. Spaccio, criminalità e degrado tornano sul tavolo della sicurezza in circoscrizione 6

Sette furti in sei anni: la testimonianza esasperata di Padre Paul, parroco in Torino Nord

Forze dell’ordine, amministratori locali e comitati di quartiere. Tutti riuniti in un confronto nella sede della Circoscrizione 6 per affrontare il crescente disagio sociale e i fenomeni di criminalità che continuano a colpire le zone di Torino Nord.

Un tavolo sulla sicurezza per segnalare, ancora una volta, gli annosi problemi che riguardano questa fetta di città. Furti, spaccio, vandalismi, presenza di baby gang, senzatetto e degrado urbano diffuso.

Le scuole prese di mira

Una denuncia su tutte fa più rumore delle altre e arriva da due scuole: la Perotti di via Tofane, dove si registrano continui furti di materiale informatico. E la Deledda, di via Bologna, dove ogni mattina, nell’orticello educativo, ha preso casa un senza fissa dimora, sotto gli occhi dei bambini. Entrambi gli istituti appartengono all’Istituto Comprensivo Ilaria Alpi.

La denuncia di commercianti e residenti 

A segnalare ulteriori criticità continuano a essere i commercianti e residenti di Regio Parco, che chiedono maggiore attenzione sulla proliferazione di minimarket, ritenuti focolai di disagio e insicurezza. Dal quartiere Barca si segnalano furti nei negozi e un'espansione preoccupante dell’insediamento abusivo di lungo Stura Lazio, mentre via Anglesio, sostengono, è ormai ostaggio delle baby gang.

E la denuncia di una situazione difficile per quanto riguarda la sicurezza in quest’area di città arriva anche dalla parrocchia. Padre Paul, parroco della chiesa San Gaetano in Regio Parco, ha raccontato di aver subito due rapine negli ultimi mesi, a cui però – nonostante le richieste d’aiuto – non è seguito alcun intervento delle forze dell’ordine. In sei anni di attività da parroco racconta di aver subito sette furti: una media di più di uno all’anno.

Il 65% non va ai mercati per paura

"Le problematiche sono comuni a tutto il territorio– spiega Giuseppe Dramesino, del Comitato Torino Nord–. Abbiamo fatto un’indagine in tre supermercati per capire perché la gente non frequenta più i mercati rionali. Su 500 persone intervistate, il 65% ha risposto che ha paura. Ci dicono che fanno interventi mirati, ma noi risultati non ne vediamo. Anzi, la situazione peggiora. I militari funzionano, ma serve anche intervenire sul disagio sociale e le dipendenze".

Tra i presenti anche Romeo Vincenzo, Giuseppe Contestabile e Pasquale Ricucci, primi firmatari di una petizione per la sicurezza nei quartieri Falchera, Pietra Alta e Rebaudengo. "I problemi sono ovunque. Alcuni quartieri ne hanno un po’ di più, altri un po’ meno, ma la sostanza non cambia – spiegano i tre –. Quello che non ci convince sono le risposte che riceviamo. Capita che le autorità abbiano le mani legate, ma così non si può andare avanti".

 "Abbiamo chiesto di intensificare i passaggi delle forze di polizia in Barca e Bertolla per evitare la migrazione delle problematiche che investono Barriera di Milano – ha spiegato il presidente del comitato Spontaneo di Bertolla, Rossano Masetti –. Parallelamente abbiamo chiesto che venga attivato un canale per segnalare le problematiche al fine di bloccarle sul nascere. Ma la richiesta non è stata accolta. Durante l'incontro è stato inoltre ribadito che a seguito dell'incontro in Prefettura di due anni fa stiamo ancora aspettando l'installazione delle telecamere di sorveglianza nei punti sensibili segnalati, come deterrente”.

È così in ogni quartiere

Anche il Quadrilatero Romano fa sentire la sua voce. Paolo Rendina, dell’associazione omonima, ribadisce l’urgenza di un’azione collettiva: "Le problematiche emerse oggi sono le stesse in ogni quartiere. Come associazione ci impegneremo sempre più, non solo per il nostro territorio ma anche per le altre zone".

Soddisfatta per la partecipazione, ma consapevole della portata delle sfide, la Circoscrizione 6 che si dice infatti pronta a farsi carico del ruolo di coordinamento.

"Il tavolo è lo strumento con cui le circoscrizioni possono accendere i riflettori sul tema della sicurezza – commenta il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto –. Questo incontro è stato importante perché ha permesso a tutte le componenti del territorio, tra cui Prefettura, forze dell’ordine e cittadini, di confrontarsi. Il nostro impegno sarà vigilare affinché le richieste emerse non restino inascoltate. Sicurezza significa dignità, e senza dignità non può esserci rilancio del territorio".

Il volantino “Accetti la sfida?”

Infine, pur essendo l’incontro a porte chiuse, al termine dei lavori tre residenti di Barriera di Milano ( le signore Loredana, Cristina e Claudia) hanno consegnato alle autorità presenti un volantino intitolato "Accetti la sfida?", per sensibilizzare sul problema dell’illuminazione pubblica nel giardinetto di largo Giulio Cesare.

Marco D’Agostino

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