Il filone dei congressi è, di fatto, esaurito a Sanremo: impossibile tornare ai numeri importanti del passato, alle condizioni attuali, malgrado i tentativi compiuti negli ultimi anni. Lo sostiene Marco Sarlo, uno che se ne intende, da esperto operatore turistico qual è, tra i vari temi affrontati nella nuova puntata del format “L'Intervista”. “E' un settore che era arrivato a sviluppare circa 25 mila presenze annue – sottolinea -, poi scese ad appena 3-4 mila con piccoli congressi. Assieme al Comune abbiamo provato a rianimarlo, impiegando fondi derivati dalla tassa di soggiorno e incaricando due soggetti di livello internazionale, ma molti operatori non hanno mostrato interesse. Il motivo? Prezzi elevati durante l'alta stagione turistica, camere occupate nella bassa. E l'inverno non interessa a chi organizza congressi, peraltro nei mesi in cui molti alberghi chiudono”.
Sarlo si toglie, poi, un sassolino da presidente della disciolta Sanremo Promotion, carica ricoperta nel periodo 2012-2015: “E' stata una decisione immotivata, errata. Fra l'altro, assunta dall'amministrazione comunale di cui in seguito ho fatto parte essendo stato chiamato a svolgere (da tecnico) il ruolo di assessore al turismo e manifestazioni per circa due anni e mezzo”.
Quanto al segmento del lusso, che conosce bene per essere stato a lungo manager del Royal, ora consulente di direzione, anticipa che le previsioni di arrivi a Sanremo per l'estate segnalano una crescita del 12%. E annuncia il ritorno nel 2026 della fiera internazionale Dtm destinata a operatori del turismo di elevata qualità, la cui edizione 2025 si è svolta tre mesi fa proprio al Royal, con un centinaio di partecipanti di una quindicina di paesi.
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