Il progetto, a completare un processo di rigenerazione che è iniziato dalle stazioni e vuole ostinatamente arrivare fino al Vivirolo, donando una seconda vita a quell’angolo di città che una volta era popolo e industrie, mentre oggi è solo un quartiere che è da un po’ che sogna un piano B, è di quelli destinati a marchiare il futuro della città.
Ma che il suo “esordio” in consiglio comunale si perdesse in uno scontro per lo più politico e molto poco pratico non era nemmeno quotato dai bookmakers: troppo astiosa e sempre più ampia la polarizzazione, il muro contro muro fatto di dispetti e crociate, tra la Giunta Galimberti (e il PD) e una parte ben specifica dell’opposizione, ovvero la Lega.
“Molto poco pratico” non significa per nulla pratico. Ed è proprio quando la “rumba” tra le parti è al culmine che Emanuele Monti cala un asso - molto pratico ma dai risvolti anche politici - che trova il pertugio nella maggioranza (costringendola a un sì) e segna così una via “regionale” e “opportunistica” (in senso non lato) alla questione, ben diversa - nell’approccio ma, ed è quel che conta, soprattutto nell’oggettività del voto - dalla posizione quasi esclusivamente polemica e guerrafondaia di Stefano Angei e altri colleghi di partito. Il sindaco ne coglie un assist non male: quante Lega ci sono?
In mezzo l'unica cosa che conterebbe davvero sapere: la volontà di realizzare un nuovo edificio multifunzionale dedicato alla mobilità che ospiterebbe anche un parcheggio multipiano e un vertiporto, ovvero un'infrastruttura aeroportuale progettata per il decollo e l'atterraggio verticale dei droni, a servizio di merci ma anche di persone. Non solo: da lì, e siamo appena a est degli scali ferroviari, una lunga serie di interventi sensibili di cambiare connotati a Belforte, compresa la zona dell’ex Macello (che verrà abbandonato da Autolinee Varesine).
L’idea, una variazione (anzi una specificazione) al Masterplan Stazioni a suo tempo votato e bisognosa di un nuovo iter ad hoc, è stata presentata dall’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Civati: «Un investimento del genere può aumentare la competitività di una città media come la nostra» ha affermato riferendosi in particolare al “vertiporto”, peraltro l'esclusivo incipit di un elenco che comprenderebbe tra le altre opere anche il già citato parcheggio e gli spazi commerciali, poi un nuovo sottopasso viario e ciclabile, a eliminare il passaggio a livello che oggi spacca in due la città, la realizzazione di una nuova rotatoria all’altezza dell’incrocio Monte Santo -Cimone – Bainsizza – Kennedy e una ciclabile che raggiunga appunto il Vivirolo.
Varese vuole “prendere il volo”? Per il leghista Angei al massimo sogna di farlo: «Varese con Civati vola… Probabilmente si sta già candidando per il post-Galimberti - è l’affondo di quest’ultimo che cita a un certo punto anche il celeberrimo “Doc” di Ritorno al Futuro - «Mentre voi andate avanti con le vostre narrazioni futuristiche, non vi accorgete dei veri problemi della città. La vostra è una realtà finta». Giacomo Fisco (PD) prova a fermare l’attacco e arriva anche il vicino Domenico Marasciulo a dar manforte, mentre il resto della minoranza prova a dialogare (Luca Boldetti, polo della Libertà, e Franco Formato, Varese Ideale), salvo De Amici (Fratelli d’Italia), che - d’emblée - tira in mezzo la stampa: «Siete “vessilliferi”!» (da apprezzare la semantica).
Monti intanto va e viene dal posto e al momento giusto tira fuori il colpo, chiedendo di poter riservare presso il multipiano ipotizzato una quota di posti per il personale sanitario operante dell’ospedale Del Ponte, così come di realizzare un collegamento in sicurezza con lo stesso. Civati “boffonchia” un sì, Galimberti lo ribadisce più chiaramente, ma fa notare «i due diversi approcci alla questione» della Lega, mettendo per bene il dito nella differenza emersa.
È così che il leghista “regionalista” (la Regione è nel Masterplan, d’altronde, e finanzia…) ottiene il sì all'unanimità del Consiglio, maggioranza compresa, sul proprio ordine del giorno, poi si astiene nel voto sull’approvazione del progetto complessivo, insieme al “forzista” Roberto Puricelli e al 5 Stelle Luca Paris. Il resto della Lega va di "no".
La discussione ha occupato una buona parte di un consesso che a un secondo, potenziale, grosso motivo di scontro - il Remigration Summit, ancora - non è riuscita ad arrivare causa lo scoccare della mezzanotte, ma di scambi di sciabola ne ha visti partire anche all’inizio. Chi se non Angei poteva non censurare quanto accaduto l’altro ieri quando la commissione congiunta che avrebbe dovuto trattare degli alloggi popolari di proprietà comunale è stata rinviata su richiesta della maggioranza? «Un colpo di mano - ha dichiarato il leghista - un fatto di gravità inaudita. La maggioranza si è nascosta dietro il pretesto dell’assenza di Aler, ma il tema oggetto della commissione nulla c’entrava con Aler…» (QUI le motivazioni espresse dal Comune in merito).
La “vendetta”? Sei interrogazioni protocollate da piazza del Podestà. Di tutto di più: dall’Isolino Virginia allo stadio Franco Ossola, dagli atti osceni che si sono registrati in via Milano recentemente alla richiesta di spiegazioni sul fatto che la mail istituzionale del Comune venga utilizzata per comunicazioni politiche.
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