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Politica | 10 giugno 2025, 08:00

Montanari, dai Rolli Days dei record alla guida dell'assessorato alla cultura

"Le priorità sono tante: dai musei cittadini al tornare a dialogare con i municipi che possono tornare ad assumersi una responsabilità di progettazione e gestione delle strutture. E nel mio cuore c'è poi il museo di Sant'Agostino, che merita uno sguardo accurato e proiettato al futuro" ha raccontato

Montanari, dai Rolli Days dei record alla guida dell'assessorato alla cultura

Ha reso pop i palazzi storici patrimonio Unesco, e dietro il successo dei Rolli Days da anni c'è lui, Giacomo Montanari, da ieri assessore alla Cultura del Comune di Genova. L'unico 'tecnico' scelto come membro della nuova giunta di Silvia Salis, presentata in queste ore, con una squadra a undici che guiderà Palazzo Tursi di Genova per i prossimi cinque anni.

Se in queste ore sul suo nome hanno tentato di mettere il cappello anche dal centrodestra, c'è chi ha ricordato la candidatura per la lista di Gianni Crivello, ma l'incarico resta tecnico. Così come la figura indipendente, pur con esperienza degli ultimi anni e sulla scorta del successo dei Rolli Days, ormai diventati un doppio appuntamento tradizionale per la città che richiama numeri costantemente record in visita ai palazzi storici. Rolli Days per i quali Montanari è da anni direttore scientifico.

Con il nuovo avvio di ieri parte una nuova pagina per il settore della Cultura a Genova. Se le priorità rimangono, l'orizzonte si amplia. Lo ha spiegato lo stesso Montanari, che nel raccontare gli obiettivi che si pone per il mandato parte da un lento ampliare il focus che, in questi anni, abbiamo visto anche nelle ultime edizioni dei Rolli, quando si è allargata l'attenzione anche a palazzi storici non più solo del centro città, ma anche delle periferie, dalle ville di Sampierdarena ai parchi del ponente. "Le priorità - spiega - sono tante, certamente i dossier sono diversi, dai musei cittadini al tornare a dialogare con i municipi che possono tornare ad assumersi una responsabilità di progettazione e gestione delle strutture. E nel mio cuore c'è poi il museo di Sant'Agostino, che merita uno sguardo accurato e proiettato al futuro".

Valorizzare i territori e la loro identità, non passa solo dal centro ma anche dalle delegazioni. "Per Genova - dice ancora Montanari - tutti sono sempre stati centri-decentrati, sono ex comuni indipendenti e poi unificati, hanno loro valori spesso molto specifici e io vorrei che ognuno si riappropriasse di una sua autonomia, con una regia che deve andare a vantaggio di tutti".

"Dobbiamo parlare di valorizzazione, non solo di promozione, dove la priorità è quanto queste cose stanno al centro della vita dei cittadini - prosegue - Faccio l'esempio dei Rolli, finché ad esempio non sono stati voluti e desiderati dai cittadini è stato difficile portarli all'esterno, invece è stato possibile nel momento in cui una comunità si è sentita parte di un dialogo". "Quindi favorire questo dialogo - ha concluso - tenerlo espanso sul territorio e favorire l'accesso ai giovani è la priorità grossa su tutti i dossier".

Valentina Carosini

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