Alle ore 23 di oggi, domenica 8 giugno, è scattata la chiusura parziale dei seggi per il referendum abrogativo su cinque quesiti di rilevante impatto sociale e politico. Le urne riapriranno domani, lunedì 9 giugno, dalle 7 alle 15. Al termine della seconda giornata di voto inizieranno le operazioni di scrutinio.
Le consultazioni coinvolgono aspetti fondamentali del diritto del lavoro e della cittadinanza, chiamando i cittadini ad esprimersi su normative centrali come i contratti a tutele crescenti, i licenziamenti nelle piccole imprese, la disciplina dei contratti a termine, la responsabilità negli appalti e le condizioni per ottenere la cittadinanza italiana.
Nel savonese sono attive 308 sezioni elettorali. L’affluenza registrata questa sera è del 24,93%.
I cinque quesiti referendari in sintesi:
1. Contratto a tutele crescenti
Il quesito propone l’abrogazione della normativa introdotta con il Jobs Act in materia di licenziamenti illegittimi nei contratti a tutele crescenti.
Hanno votato il 24,93% degli aventi diritto
2. Piccole imprese e licenziamenti
Si chiede di abrogare parzialmente le norme che limitano il risarcimento per i lavoratori licenziati senza giusta causa nelle imprese con meno di 15 dipendenti.
Hanno votato il 24,93%
3. Contratti a termine
L’obiettivo è abrogare parzialmente le disposizioni che regolano la durata massima dei contratti a tempo determinato, e le condizioni per proroghe e rinnovi.
Hanno votato il 24,93%
4. Responsabilità solidale negli appalti
Il quesito mira a ripristinare la responsabilità solidale del committente in caso di infortuni sul lavoro nei cantieri, abrogando la norma che oggi la esclude.
Hanno votato il 24,94%.
5. Cittadinanza italiana
Si propone di ridurre da 10 a 5 anni il periodo minimo di residenza legale richiesto ai cittadini extracomunitari maggiorenni per fare richiesta di cittadinanza.
Hanno votato il 24,92%.
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