Silvia Salis, ha scelto l’apertura del ‘Che Festival’ di Music For Peace per la sua prima uscita da sindaca di Genova, fresca di proclamazione.
“Mi sono presa due settimane per fare la giunta - ha risposto ai cronisti che la incalzavano - vogliamo fare la squadra più forte possibile. Ci sono alcune cose che mi erano chiare da tempo, altre che vanno in relazione ai risultati elettorali”. Salis, poi, a denti stretti ha confermato che terrà per sé la delega allo Sport.
La sua prima giornata a Palazzo Tursi è stata all’insegna delle presentazioni: “Oggi in Comune ho incontrato i dipendenti, presto farò altri incontri. Per me è importante presentarmi a chi lavora in Comune e dimostrare che saranno uffici aperti dove ci sarà confronto e le varie professionalità verranno valorizzate”.
“Sto provando grandi emozioni e una grande felicità, sono contenta - ha aggiunto - voglio farmi vedere, essere presente, stare vicino a chi fa per la città per chi rimane indietro, per chi ha bisogno di una mano tesa”.
Sulle sue intenzioni una volta prese in mano le carte dei progetti iniziati dal centrodestra, Salis parla di “responsabilità di governo” e di “portare avanti gli impegni che ha preso il Comune anche se a volte non sono aderenti alle tue aspettative”.
“Ci saranno dei dossier che dovrò portare avanti e che avremmo fatto in modo diverso, ci muoveremo per migliorarli come possibile - spiega la neo-sindaca - ci sarà grande collaborazione anche con la Regione, nell’interesse di Genova e della Liguria. L’effetto che eviteremo sarà quello che la destra ci ha rinfacciato per mesi: mandare tutto all’aria. C’è una responsabilità nel portare avanti gli interessi della città, non vuol dire accettare tutto, ma distinguere tra quello che va cambiato, quello che si può cambiare e quello che si può portare avanti”.
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