Nelle prime ore del mattino di ieri, mercoledì 28 maggio, i Carabinieri della Compagnia di Alba hanno dato esecuzione a otto ordinanze di applicazione di misure cautelari emesse dal Tribunale di Asti, nei confronti di altrettanti soggetti di origine africana per spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi della stazione ferroviaria albese.
L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti che ha concordato con le risultanze investigative, è scaturita dall’approfondimento di una precedente operazione, denominata “Restyling”, eseguita nel luglio 2024 e che aveva portato al sequestro preventivo del “Residence della Stazione” e all’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Cuneo a carico di cinque soggetti stranieri.
Dopo quell’operazione i Carabinieri della Compagnia di Alba hanno costantemente monitorato la zona richiedendo e ottenendo dalla Questura di Cuneo la sospensione dell’attività del “Bar della Stazione” ai sensi dell’art 100 del T.U.L.P.S., in quel momento luogo di assidua frequentazione di soggetti censurati, nonché deferendo all’autorità giudiziaria ulteriori spacciatori.
Il continuo andirivieni di soggetti dediti al consumo ed allo spaccio di sostanze stupefacenti notoriamente favorito dalla tratta ferroviaria Alba-Bra-Torino e l’arresto in flagranza di due soggetti stranieri nel gennaio scorso, uno dei quali già destinatario del divieto di dimora di cui all’indagine Restyling, ha portato i militari ad avviare nuovamente un’attività d’indagine, denominata “Restyling 2”.
Durante quest’ultima attività è stato riscontrato un incremento di giovani e giovanissimi acquirenti, alcuni dei quali avevano partecipato come comparse in un video rap realizzato da un gruppo di giovani africani, in parte destinatari delle odierne misure cautelari, ambientato alla stazione ferroviaria e il cui intento era quello di evidenziare la diversità culturale e l’integrazione sociale presenti nella città delle cento torri.
I destinatari delle misure, perlopiù senza fissa dimora, agivano nelle cessioni autonomamente, talvolta collaborando tra loro, operando principalmente dal primo pomeriggio sino al tramonto.
Al termine dell’attività delittuosa i pusher trovavano dimora in alcuni appartamenti, nella ex centrale del latte abbandonata lungo il fiume Tanaro e nel Cppa di via Pola, luoghi perquisiti nella mattinata del 28 maggio dai Carabinieri e dalle unità cinofile antidroga della Guardia di Finanza intervenute a supporto.
Durante le predette operazioni sono state trovate e sequestrate 6 dosi di hashish, 43 dosi di crack per un totale di 25 grammi, 41 dosi di marjuana per un totale di 233 grammi, nonché bilancini di precisione, denaro contante e materiale per il confezionamento.
Quattro degli otto soggetti destinatari delle misure cautelari personali sono stati tradotti in carcere, mentre agli altri quattro è stato applicato il divieto di dimora nella Provincia di Cuneo.
La loro posizione è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria che ne valuterà la colpevolezza o meno nel corso del successivo processo.
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