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Politica | 27 maggio 2025, 13:05

La sfida della sindaca Silvia Salis il giorno dopo il verdetto: “Saremo una squadra competente e pragmatica per governare Genova”

Per la costituzione della nuova giunta ci vorranno due settimane. Il primo obiettivo? “La riforma dei Municipi. Lo sviluppo deve essere nell’interesse della città, armonizzato con la vita quotidiana di chi la abita”

La sfida della sindaca Silvia Salis il giorno dopo il verdetto: “Saremo una squadra competente e pragmatica per governare Genova”

“Sono stati tre mesi belli, emozionanti, a volte difficili. Ma abbiamo portato Genova al voto e la città ha risposto”. Silvia Salis, neoeletta sindaca con la coalizione di centrosinistra, si presenta davanti alla stampa il giorno dopo il verdetto, con un discorso carico di emozione, determinazione e una visione chiara per il futuro. Ex atleta, vicepresidente vicaria del CONI, Salis ha condotto una campagna elettorale intensa, giocata soprattutto tra la gente e nei quartieri, “perché era importante ascoltare un sentimento diffuso di abbandono e dare forza ai municipi”. 

Salis rivendica la capacità della sua coalizione di aver saputo unire sviluppo e umanità, ascolto e concretezza: “Credo che siamo riusciti in qualcosa di importante: trovare un equilibrio tra la necessità di portare avanti lo sviluppo e le infrastrutture e il bisogno di umanizzare questi processi. Lo sviluppo deve essere nell’interesse della città, armonizzato con la vita quotidiana dei cittadini. Questo è il messaggio che abbiamo voluto trasmettere”. 

La sindaca non nasconde la durezza della campagna elettorale e sottolinea la differenza tra il mondo dello sport, da cui proviene, e quello politico: “Durante la campagna elettorale abbiamo affrontato molte difficoltà. Nonostante il sostegno costante della coalizione, la destra ha cercato in vari modi di dividerci, puntando su temi controversi e tentando di creare instabilità. Ma siamo rimasti uniti, senza mai stonare su nessun argomento, dimostrando che una coalizione forte e coesa è la chiave non solo per vincere, ma anche per governare bene. Quando hanno capito che ci saremmo presentati compatti, l’ultimo mese è stato segnato da una serie di attacchi personali, spesso di basso livello, che non mi aspettavo. Questo è ciò che più distingue il mondo dello sport, da cui provengo, dalla politica: nello sport la competizione è dura, ma ci sono regole e rispetto per l’avversario. Chi non rispetta l’avversario viene stigmatizzato. In politica, invece, ho trovato un ambiente dove spesso le regole vengono ignorate, dove si arriva persino a pubblicare foto private per screditare l’avversario o a diffondere notizie false, salvo poi cancellarle”.

Da qui, la richiesta di un cambio di passo nei toni e nei contenuti del confronto politico: “Questo atteggiamento è davvero inaccettabile per chi rappresenta le istituzioni. Per questo ho chiesto a me stessa e a tutta la coalizione di non scendere mai a quel livello. Vogliamo lanciare un messaggio forte: la politica deve tornare a parlare un linguaggio diverso, fatto di rispetto anche nello scontro, un confronto deciso sui temi ma che dia al Paese un’immagine migliore”. 

Salis invita a superare la logica della tifoseria e ad assumersi la responsabilità amministrativa: “Non possiamo continuare a polarizzare il dibattito politico, trasformandolo in una tifoseria. Dobbiamo assumerci la responsabilità amministrativa e rappresentare al meglio la nostra città. Non possiamo pretendere rispetto dai cittadini se la politica stessa non dà il buon esempio”.

Guardando al futuro, la sindaca sottolinea la forza tecnica e politica del campo progressista e la necessità di trovare una sintesi pragmatica per affrontare le sfide della città: “Guardando avanti, una delle grandi forze del campo progressista è la competenza tecnica e politica della nostra classe dirigente. Certo, la sfida è trovare una sintesi pragmatica tra le diverse anime che compongono la coalizione, ma sono convinta che riusciremo a lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi che Genova si trova davanti. Non si tratta di decisionismo calato dall’alto, ma di responsabilità condivisa”. Per portare avanti questi propositi, fondamentale sarà la scelta della Giunta, per la quale ci vorranno “un paio di settimane”. Sebbene abbia già delle idee in mente, si stanno definendo "tutta una serie di competenze e di relativi persone che se ne possano prendere cura". L'obiettivo è avere "la squadra migliore possibile” per portare avanti le priorità che sono ormai chiare: emergenza abitativa, servizi all’infanzia e alle persone con disabilità, rilancio dei servizi comunali e attenzione alle esigenze quotidiane dei cittadini. “Ci aspettano sfide serie e complesse, questioni che negli ultimi otto anni non sono state affrontate. Noi invece dovremo prenderle di petto e risolverle. Genova è una città con un tessuto sociale in difficoltà, dove i servizi alla persona sono stati trascurati troppo a lungo. Abbiamo un’emergenza abitativa in una città progettata per un milione di abitanti, con moltissimi appartamenti sfitti, eppure oggi siamo solo 560 mila e il problema resta. Serve una regia comunale forte che sappia restaurare e ampliare il patrimonio abitativo, garantire il pagamento degli affitti ai privati e sostenere le famiglie. Dobbiamo lavorare sui servizi all’infanzia e per le persone con disabilità. In una città con l’età media più alta d’Italia, manca ancora una vera strategia per l’infanzia, che sarà sempre più centrale nei prossimi anni”.

Salis denuncia l’esodo dei giovani e la difficoltà di confrontarsi con chi nega i dati oggettivi: “L’età media cresce non solo per la longevità, ma anche perché tanti giovani se ne vanno. La destra ha negato questo problema per mesi, nonostante i dati Istat e del Sole 24 Ore dicano il contrario. È difficile confrontarsi con chi nega la realtà, ma noi continueremo a lavorare sui fatti”.

Un dato positivo di questa campagna è stato il ritorno della partecipazione - spiega ancora Salis -: rispetto alle ultime comunali, ha votato il 7% in più. In un Paese dove la disaffezione verso la politica è forte, riportare così tante persone alle urne significa aver riacceso l’interesse e la fiducia. Di questo siamo orgogliosi”.

La sindaca si dice pronta a lavorare con una squadra competente e pragmatica: “Ho accettato questa sfida perché sentivo il bisogno di una figura che unisse il campo progressista. So che ci saranno giorni difficili, ma la credibilità e la solidità del nostro progetto ci aiuteranno. Ringrazio la coalizione e chi sarà in giunta: lavoreremo da subito per costruire la squadra migliore, senza escludere figure tecniche. Voglio una squadra che comprenda la differenza tra stare all’opposizione e governare: ora servono obiettivi chiari, pragmatismo e la capacità di portare a termine le azioni necessarie per il futuro di Genova”. 

E conclude con una visione di buona amministrazione, capace di coniugare grandi opere e attenzione alla quotidianità: “Non accetterò passi indietro: il nostro obiettivo è sviluppare la città, migliorare la vita dei cittadini, occuparci delle grandi opere senza dimenticare i bisogni quotidiani. Una buona amministrazione deve avere una visione a lungo termine, ma anche attenzione per la vita di tutti i giorni: marciapiedi su cui camminare, servizi per chi cerca lavoro, posti negli asili nido per permettere alle mamme di lavorare. Queste cose non vanno dimenticate”.

Infine, Salis affronta il tema della gestione delle società partecipate e della valorizzazione delle competenze interne al Comune: “In questi anni abbiamo visto troppi cambiamenti nella dirigenza delle società partecipate, con costi e instabilità per le aziende. Serve un’analisi approfondita della gestione e dei bilanci. Il Comune ha al suo interno grandi competenze: mi dispiace che molti dirigenti siano andati via perché trovavano l’ambiente irrespirabile. Spero che chi vuole tornare a Genova lo faccia: abbiamo bisogno di tutte le energie e le competenze per far ripartire la città”.

Chiara Orsetti

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