In provincia di Savona, alcune importanti indagini e procedimenti giudiziari hanno mostrato chiaramente la presenza di attività o influenze da parte delle cosche mafiose Raso-Gullace-Albanese, originarie di Cittanova (Reggio Calabria). Inoltre, è stato riscontrato un legame tra questo gruppo criminale e persone vicine alla cosca Morabito-Palamara-Bruzzaniti, anch'essa appartenente alla 'ndrangheta. È quanto si legge nella Relazione del Ministro dell'Interno Piantedosi al Parlamento sulle attività svolte e i risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) nel corso del 2024.
Le più importanti operazioni nel Savonese hanno riguardato il traffico di droga, una delle principali fonti di ricchezza della criminalità organizzata. Tra le operazioni spicca la Caribe, condotta dai Carabinieri: due distinte ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Tribunale di Savona nei confronti di otto persone (tra italiani, cubani e colombiani), ritenute responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marijuana e hashish nelle province di Savona e Imperia. Un’indagine particolarmente complessa nella quale sono state impiegate anche tecniche investigative avanzate.
Il 21 febbraio 2024, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare (emessa dal Tribunale di Genova) nei confronti di 24 persone, in prevalenza di nazionalità nigeriana e gambiana, accusate di aver organizzato stabilmente un’attività di spaccio di cocaina, hashish, crack, marijuana ed eroina. Lo spaccio avveniva prevalentemente nel centro cittadino di Savona. Il 21 marzo 2024, la Guardia di Finanza ha sequestrato 18 kg di cocaina, a seguito del controllo di due auto provenienti dalla Spagna, intercettate lungo l’autostrada A10 all’altezza del casello di Savona. Alla guida, due cittadini romani, arrestati in flagranza di reato.
Il 14 maggio 2024, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane, presso l’interporto di Vado Ligure (SV), hanno sequestrato 102 panetti di cocaina per un peso complessivo di 116 chili, rinvenuti all’interno di un container carico di caffè proveniente dal Centro America. Il container, inizialmente imbarcato in Nicaragua, avrebbe stazionato per diverso tempo in porti del Messico e dell’Ecuador, per poi approdare al porto di Genova. Da lì, tramite camion, era stato trasportato all’interporto di Vado Ligure.
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