Il 17 maggio rimarrà per sempre una data impressa nel cuore della famiglia Scaglione.
L'esordio con la Prima Squadra del Genoa per Roberto non è arrivato, ma aver respirato per una sera l'atmosfera della Serie A è stato un premio tangibile per il grande lavoro portato avanti dal trequartista andorese durante l'intero percorso all'interno del vivaio rossoblu.
Uno sprone a tenere la testa bassa e a continuare a sudare, come ha ribadito papà Manuel.
"Sono un padre atipico - sorride l'ex giocatore dell' Alassio FC - paradossalmente sono contento che ieri sera Roby non sia entrato. Ci sarà il momento giusto per farlo: è giovane, il tempo gioca dalla sue parte ed è bello che attraverso il sacrificio possa continuare a coltivare i suoi sogni.
Da parte nostra non c'è delusione, se l'esordio dovesse arrivare tra un anno andrà bene lo stesso: l'importante è che sia la base di un percorso stabile e non di una semplice toccata e fuga.
Il calcio professionistico e ancor di più la Serie A, richiedono il giusto impatto fisico, e bisognerà lavorare tantissimo per essere pronti, Roberto è consapevole che, pur straordinario, quello di ieri è solo il primo piccolo passo.
Stamane mi tengo strette le emozioni del Ferraris, la maglia con il suo nome e il marchio della Serie A: per chi come il sottoscritto ha giocato nei dilettanti, tutto questo rappresenta un bellissimo sogno".
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