Inaugurata la mostra, Les reliques de l’écume di Racca Vammerisse che apre la Biennale des Arts et de l’Océan di Nizza 2025: ad ospitarla il Museo delle Belle Arti Jules Chéret che in trova in avenue des Baumettes 33.
Fino al 28 settembre, le sale del museo accolgono un mondo sommerso e fantastico: ceramiche mutanti, decorate con perle, coralli e tentacoli, che sembrano emerse da un naufragio immaginario.
Vammerisse attinge all’estetica dei fondali marini per evocare un universo fragile e sensuale, dove ogni opera intreccia storia e mito. Le sue sculture dialogano con le collezioni permanenti in un continuo gioco di rimandi visivi e simbolici, tra ironia e malinconia. Il sottofondo sonoro di Fred Leonard amplifica l’immersione sensoriale.
Curata da Johanne Lindskog e Jeanne Pillon, la mostra riflette sulle inquietudini contemporanee, ecologiche, esistenziali, artistiche, restituendo attraverso la materia ceramica una narrazione potente della fragilità del presente. Il fasto decorativo del museo, ex palazzo Kotschoubey-Thomson, amplifica l’effetto: ciò che appare eterno si rivela invece destinato a sfaldarsi, come le stesse “reliquie dell’onda”.
Una mostra da non perdere, per chi cerca un’arte che incanta e interroga: le fotografie sono di Silvia Assin.
Commenti