Titoli di coda sul campionato della Openjobmetis, che saluta la stagione 2024/2025 al Taliercio di Venezia con una partita in cui nessuna delle due compagini si sporca troppo le mani o si rotola nel fango per portare a casa il bottino.
Qualcuno ha tenuto anche il punteggio: termina 83-64, per quello che contava stasera, da entrambi i lati. Biancorossi salvi da una parte, Reyer certa di non potersi chiodare dall’ottavo posto dall’altra: ne esce comprensibilmente un match con intensità che va e viene, soprattutto nel primo tempo.
Titoli di coda, quindi, che erano partiti per la Openjobmetis dalla vittoria di Treviso a Scafati, che ha infiocchettato il pacco della salvezza aritmetica per i biancorossi: da lì la non partita di Bologna, il godibilissimo congedo da Masnago con vittoria contro Trieste e la gita in laguna di stasera.
Si gioca al Taliercio in un’atmosfera condita da un pubblico tiepidino, complice una tifoseria arrabbiata per il -11 incassato dagli oro-granata a Treviso una settimana fa. Si giocano i primi venti minuti con un brusio di sottofondo e con le voci dei giocatori in campo che si sentono quasi nitidamente. Niente cazzotti, le squadre si dividono i primi due quarti e non può che esserci equilibrio all’intervallo.
Cambia leggermente la musica nella ripresa: alla Reyer basta salire in spalla a McGruder e al solito Kabengele per scavare piano piano il solco a suon di marcature e carambole: 13 punti per l’ala e 22 punti e 12 rimbalzi per il lungo.
Varese capisce la piega che pende la partita e alza le mani dal manubrio, lasciando scivolare fino alla sirena finale un match interpretato non da tutti con l’intensità che era stata richiesta dallo staff tecnico. Chi di sicuro non ha mollato la causa fino alla fine è coach Kastritis, che anche stasera non si è risparmiato dai rimproveri a suoi, discussioni con gli arbitri e timeout caldi.
Tra i singoli varesini, il migliore di serata è ancora Davide Alviti, piccolo diamante della stagione biancorossa e costante da inizio anno: partita in cui segna, passa, difende… Rivederlo in maglia biancorossa è il sogno bagnato di tutti i tifosi, ma quante sono le probabilità che nemmeno una squadra da Europa non lo cerchi? Nessun tifoso vuole sapere la risposta, anche perché probabilmente la sa già…
Venezia che attende ora la sfida contro la Virtus Bologna, passata su Trapani, nei quarti di finale dei playoff. Gli stessi playoff che la Varese del basket guarderà dal divano di casa per il settimo anno consecutivo.
Testa alla prossima stagione, che ripartirà dalla certezza di coach Kastritis in panchina: il record parziale con lui in cabina di regia dice quattro vittorie e sette sconfitte, corrispondente a una percentuale lontana da quella che varrebbe la parte sinistra della classifica. Il greco sarà con ogni probabilità il primo allenatore nell’era Scola ad allenare l’ultima e la prima di due stagioni consecutive. La speranza è che questa sia la base per salire almeno il prossimo gradino, quello sopra il baratro retrocessione sull’orlo del quale la Openjobmetis ha a lungo vacillato.
Sarà presto ora di iniziare a fare i conti e l’appello per il prossimo anno. Intanto spostata nella sezione Archivio la stagione 2024/2025.
Sipario.
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