Il Nazionale

Sport | 08 maggio 2025, 11:45

L'emozione e l'amore di una mamma: «Il mio bimbo nato a 25 settimane "miracolato" dal personale della Neonatologia dell'ospedale Del Ponte»

Il piccolo Tommaso, il prossimo 18 maggio, compirà 1 anno e sua mamma Matilde come regalo ha deciso di raccontare la sua storia e di inviare una lettera scritta con il cuore per ringraziare gli uomini e le donne di quel reparto straordinario: «Una sera alle 23.12 hai deciso di lanciarti fuori dal mio corpo, pesavi solo 750 grammi ma hai tirato fuori subito il leone che c'era in te. Sei il mio miracolo più grande. L'emozione più grande della mia vita è stata quando ti ho tenuto in braccio per la prima volta e quando ti abbiamo fatto conoscere alla tua "sorellona" Matilde»

L'emozione e l'amore di una mamma: «Il mio bimbo nato a 25 settimane "miracolato" dal personale della Neonatologia dell'ospedale Del Ponte»

Fabiana è una mamma, felice e orgogliosa dei suoi due piccoli bimbi Matilde e Tommaso, che il 18 maggio compirà un anno. Proprio nel giorno del suo primo compleanno, Fabiana come regalo speciale vuole raccontare a tutti la bellissima storia del suo piccolo, ringraziando la Neonatologia dell'ospedale Del Ponte di Varese. 

«Tommaso è nato a 25 settimane, troppo presto per un feto e, per questo, è stato definito un miracolo» scrive mamma Fabiana e leggendo la sua lettera scritta con il cuore, è difficile non essere d'accordo con questa convinzione. 

Di seguito la lettera di Fabiana:

«Mio piccolo Tommi, ho desiderato tanto un piccolo ometto nella mia vita e quando finalmente ho scoperto di averti nella mia pancia ero la mamma più felice del mondo. Finalmente nella nostra famiglia di tante donne stava arrivando un principino. Ci hai così incuriositi che, forse, ti abbiamo messo fretta e hai deciso di sconvolgerci del tutto la vita. Ricordo bene quel 18 maggio 2024, avevo un dolore così forte che a tratti non mi faceva respirare, tutti si stavano preparando per la Comunione di Bibi del giorno dopo, tutti tranne me e te.. i medici mi rassicuravano "è tutto in ordine, stai tranquilla mamma". Ma quella sera, alle 23.12 hai deciso di lanciarti fuori dal mio corpo. Ero sola, avevo paura, Avevi solo 25 settimane, 750g, troppo pochi per resistere alla vita esterna, ma invece tu, da subito, hai tirato fuori il leone che c'era in te! Ancora una volta mille rassicurazioni "tranquilla mamma, noi qui abbiamo tutto per lui", per me invece era una tragedia e non riuscivo a pensare positivo. Poi quelle parole del professor Agosti "signora le prime 72 ore sono le più critiche ma noi faremo il possibile per Tommaso". 

Inizia così un lungo percorso fatto di terapia intensiva neonatale, macchine, luci, suoni, fili, tubi, antibiotici e chi più ne ha più ne metta. Quelle 72 ore non passavano mai, la preoccupazione non svaniva, ma cresceva la fiducia nei confronti di quei medici e quegli infermieri che ti stavano curando e crescendo. Tutti i giorni, arrivavo a casa, toglievo la maschera dell'ansia e della paura e mettevo la maschera del sorriso per affrontare il resto della giornata con Mati, la tua sorellona. Il 15 giugno ti ho potuto tenere in braccio per la prima volta, eri piccolissimo, avevo paura di romperti, ma non stavi fermo un attimo, forse per la voglia di stare insieme finalmente.

 Il 19 luglio un'altra ricaduta, l'ennesima, "mamma, Tommaso stanotte si è aggravato" ero certa che non ce l'avresti fatta, non riuscivo ad essere positiva, ma invece anche quella volta hai lottato per la tua vita! Il 18 agosto mati compiva 4 anni, tu 3 mesi, ancora in terapia intensiva neonatale, e finalmente l'abbiamo portata a conoscere quel fratellino tanto desiderato. L'emozione piu grande della mia vita! Con tante difficoltà sono passati 123 giorni di "avanti e indietro" dall'ospedale per starti vicino e finalmente sei venuto a casa. La gioia era tantissima, ma anche l'ansia e la paura di poter tornare indietro per un minimo raffreddore. 

Oggi, dopo 1 anno da quel tragico giorno, tutte le emozioni si sono trasformate in orgoglio, orgoglio per come hai lottato per questa vita. Sei stato definito un miracolo, ed è così.. sei il mio miracolo più grande, mi hai stravolto la vita ed io oggi non posso fare altro che ringraziarti per questo pazzo anno che mi hai fatto vivere. Auguri leoncino di mamma. E un Grazie speciale a tutto il reparto di Neonatologia dell'ospedale Filippo del Ponte di Varese che ha fatto questo miracolo».

Redazione

Commenti