Il Nazionale

Cronaca | 10 ottobre 2024, 11:42

Una notte in coda per il permesso di soggiorno. Anche Settimo si muove: "Cercare una soluzione deve diventare una priorità" [FOTO]

Per riuscire a effettuare le pratiche necessarie c'è gente che si mette in coda fin dalle 5 del mattino. E il venditore di panini fa anche le foto per i documenti

Una notte in coda per il permesso di soggiorno. Anche Settimo si muove: "Cercare una soluzione deve diventare una priorità" [FOTO]

Persone in coda dalle 5 di mattina, se non prima. Sulle pareti scrostate le scritte in spray nero "contro la guerra. Solidarietà a chi diserta" e "Solidarietà ai disertori in Russia e Ucraina". Il paninaro che, oltre a salsiccia e wurstel, offre anche "sei foto a cinque euro per i vostri documenti". Nell'aria, lingue da tutto il mondo. 

Semplificare le procedure 

È questo un piccolo ritratto dell'ufficio Immigrazione della Questura di corso Verona, dove questa mattina ha effettuato un sopralluogo il consigliere comunale del PD Abdullahi Ahmed, insieme ai colleghi di Settimo Torinese. La scorsa settimana la Sala Rossa ha approvato un documento a prima firma di Ahmed che chiede di semplificare la procedura per ottenere il permesso di soggiorno, potenziando il personale degli uffici coinvolti per ridurre le liste d'attesa. 

Un anno per il permesso di soggiorno 

Al giorno d'oggi ci vogliono circa 9 mesi per ottenere un appuntamento per il rinnovo del permesso per motivi familiari, seguiti da altri tre mesi circa per il rilascio del documento. A questo si aggiunge che gli assegni familiari e di invalidità non vengono erogati durante il periodo del rinnovo. 


Da qui la mozione approvata dal Consiglio Comunale di Torino, che punta a smuovere le cose a livello nazionale. La sindaca di Settimo Torinese Elena Piastra è stata eletta vicepresidente delle Autonomie Locali Italiane. "Le chiederemo la disponibilità - spiega Ahmed - a portare questo tema nell'ALI, per rendere la cosa prioritaria". 

Servizi all'anagrafe 

E dopo Torino, anche Settimo approverà un documento analogo. Il Comune alle porte del capoluogo piemontese punta a spingersi anche un po' più avanti, proponendo di avviare un dialogo con Anci e Ali per delocalizzare presso l'anagrafe comunale alcuni tipi di servizi, come il rinnovo di soggiorno per motivi familiari. 

A spiegare la proposta la capogruppo del Pd di Settimo Elena Ruzza, al termine del sopralluogo in corso Verona. "Questa struttura - ha detto - è inagibile da due anni: le persone vengono fatte entrare in modo contingentato, dieci alla volta. Non è sicura né per chi vi entra, né per chi vi lavora". 

"Al prossimo consiglio comunale del 24 ottobre - ha proseguito - presenteremo un documento analogo a quello di Torino, sottoscritto da tutta la nostra coalizione ( Pd, M5S, Settimo Futura, Piastra Sindaca, Moderati). L'obiettivo è che venga approvato all'unanimità, quindi abbiamo  avviato una discussione con Lega e FdI". 

Cinzia Gatti

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