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Sport | 28 settembre 2024, 21:41

SEGNALI DAL CIELO... Varese-Fassa 4-2 con Cesare Carlacci in via Albani. Come per il secondo scudetto dell'89...

I Mastini croce e delizia battono i trentini, memorabili avversari di un momento storico dopo un primo tempo di sofferenza: il gol del mago Franchini sblocca la squadra di Glavic, che vede sbocciare Perino (doppietta) ma deve ringraziare Rocco Perla, capace di mettere molte pezze in difesa. Le immagini di Alessandro Umberto Galbiati

SEGNALI DAL CIELO... Varese-Fassa 4-2 con Cesare Carlacci in via Albani. Come per il secondo scudetto dell'89...

4-2 non è un numero: è il titolo. 1989: Varese-Fassa 4-2, secondo scudetto, Kronenbourg batte Fassa Cavit. 2024: Varese-Fassa 4-2, seconda vittoria con un'unica cosa in comune al di là del titolo, che da solo fa la differenza: Cesare Carlacci. Sul ghiaccio 35 anni fa, in tribuna stasera accanto a Matteo Malfatti. Carlacci potrebbe spiegare tante cose ai Mastini di oggi: sicuramente se la sua Kronenbourg avesse avuto quasi due minuti di 5 contro 3 o con il Fassa senza portiere quando mancavano più di due minuti alla fine avrebbe vinto 5-2, ma se in porta non ci fosse stato James Corsi forse non avrebbe vinto.

Così come non ce l'avrebbero fatta stasera i gialloneri senza il nipotino di Jim, Rocco Perla, ancor più decisivo dell'mvp Dennis Perino (doppietta), visto che fino all'incantesimo del mago Franchini che ha spaccato la partita con il 2-1 dopo 25 minuti si è spesso trovato infilato dai giocatori di una squadra organizzata, giovane e dal futuro assicurato. È lì, in difesa - manca Raimondi, ma lo si sapeva, e non manca solo lui - dove spesso veniamo infilati lasciando i rimbalzi e i contrasti, che il Varese dovrà cambiare marcia, oltre che nel power play (1 su 6 è la stessa media della squadra di Czarnecki) per farci sognare anche quest'anno. Ma intanto è 4-2 con il gatto Cesare Carlacci, come 35 anni fa e sapete che i segni, qui, lasciano sempre il segno.

I segnali contano. E ce ne sono altri: la doppietta di Perino, con il secondo gol in giravolta sotto la nord mandando il disco tra i gambali del portiere ucraino (bravissimo, gli ucraini sanno fare la differenza), petali di una rosa che sta sbocciando grazie a questo coach che succhia il sangue da tutti - sperando che non ne porti via troppo a chi da anni ne ha già lasciati litri sul ghiaccio - e mette di fronte allo specchio giovani e meno giovani. Vedere Allevato e Crivellari costantemente in penalty killing è un segnale di quanto Glavic vada dritto sulla sua strada a quell'obiettivo finale che avrà sicuramente fissato. 

Varese croce e delizia, se vogliamo riassumere il tutto. 

Nel terzo tempo un organizzatissimo Fassa prova solo a rientrare grazie al secondo gol di Mikhnov in superiorità, bloccato poi da una difesa migliore di quella del primo e da Perla: è nel secondo tempo che si balla, non più dietro ma soprattutto là davanti dove il "mago" Franchini s'inventa il colpo del 2-1 che scardina la porta e cambia lo scenario dopo 25 minuti. Da lì si vede il miglior Varese, quello che galoppa e s'incunea nelle pieghe della difesa trentina con folate che lasciano il segno. Il siluro di Makinen in superiorità, che continua comunque a sembrare l'unica arma con l'uomo in più, con deviazione decisiva di Kuronen allarga il divario (3-1), prima del momento più esaltante della serata. Dennis Perino timbra la doppietta del 4-1 con un numero sotto la nord, giravolta e disco sotto i gambali, che fa scendere in pista i 900 spettatori: vedere questo ragazzo così follemente decisivo non ha prezzo. Nel conto c'è anche un palo di Pietro Borghi più altre occasioni, il tutto dopo l'apparizione salvifica del mago.

Primo tempo ed è delizia, come contro il Dobbiaco: dopo 55 secondi una grande azione di Marcello Borghi da metà pista fino alla balaustra provoca la scudisciata al volo di Perino dallo slot. Bellissimo. Poi iniziamo a portare la solita croce su cui c'è scritta questa domanda: "Perché gli avversari arrivano davanti a Perla, impossessandosi di tutti i rimbalzi e uscendo vittoriosi dai contrasti difensivi?". Così il portierone giallonero è chiamato a miracol mostrare, finché Vigl mette dentro giustamente il pari. Ma sulla croce ci sono anche dei chiodi: 1'52" in cinque contro tre senza un'occasione vera da gol. Ma poi arriveranno il "mago" e, soprattutto, Cesare Carlacci e un Varese-Fassa 4-2 scritto nel cielo della gloria giallonera.

Varese-Fassa 4-2 (1-1, 3-0, 0-1)
Reti: 0'55" Perino (M.Borghi, Schina) 1-0, 11'08" Vigl (Defrancesco) 1-1; 25'37" Franchini (Kuronen) 2-1, 27'09" Kuronen (Makinen, M.Borghi) 3-1 in sup., 38'52" Perino (Matonti, Vanetti) 4-1; 47'16" Mikhnov (Salo, Rossi) in sup. 4-2.
Varese Perla (F. Matonti); Makinen, Crivellari, Ghiglione, Kuronen, Franchini; Schina, Fanelli, Perino, Vanetti, M. Borghi; M. Matonti, E. Mazzacane; Piroso, M. Mazzacane, Tilaro; Allevato, P. Borghi, Fornasetti. All. Glavic.
Fassa Pysarenko (Felicetti); Defrancesco, Ploner, Mikhnov, Vigl, Trottner; Blaha, Boisio, Rossi, Deluca, Salo; Kustatscher, Talmon, Defrancesco, Cassan, Riz; Carpano, Stoffie, Gilmozzi. All. Marchetti.
Arbitri: Luca Boverio, Fabio Lottaroli (Marco Brondi, Fabio Zen)
Note - Penalità Va 8', Fa 14'. Tiri Va 35, Fa 27. Spettatori: 879.

Terza giornata in aggiornamento
Varese-Fassa 4-2, Pergine-Alleghe 4-6, Feltre-Aosta 4-2, Caldaro-Fiemme 3-1, Appiano-Dobbiaco 5-1, Valpellice-Bressanone 4-0 (in corso).

Classifica in aggiornamento
Caldaro 9. Varese, Feltre, Aosta 6. Appiano, Pergine 5. Fassa 4. Alleghe*, Dobbiaco 3. Valpellice 2. Fiemme, Bressanone* 1. Como 0*. *una in meno

Giovedì 3 ottobre, quarta giornata
Ore 20: Como-Caldaro (mercoledì 2, 20.30), Aosta-Pergine, Appiano-Alleghe, Fassa-Dobbiaco, Bressanone-Feltre, Fiemme-Varese (20.30).

Sabato 5 ottobre, quinta giornata
Varese-Bressanone (18.30), Pergine-Dobbiaco (20.45), Feltre-Como (19.30), Caldaro-Aosta (19.30), Valpellice-Alleghe (20.30). Posticipata a giovedì 17 ottobre (20.30) Fiemme-Fassa. 

Andrea Confalonieri

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