Forza Italia scende in campo per Marco Bucci, candidato alla presidenza di Regione Liguria per il centrodestra, e porta a Genova il leader nazionale Antonio Tajani.
Insieme al presidente anche il capogruppo alla Camera, Maurizio Gasparri, presidente di Regione Piemonte, Alberto Cirio, il coordinatore regionale del partito, Carlo Bagnasco, e il sindaco di Imperia, Claudio Scajola. Di fronte a lui, in platea, anche il nipote Marco, fresco di ritorno in 'azzurro' dopo anni in 'arancione' al fianco di Giovanni Toti.
Al suo arrivo a Genova Tajani non ha risparmiato una stoccata all'ex presidente Toti che negli ultimi giorni ha lamentato di essere stato lasciato solo nel momento di massima difficoltà: “Era solo con noi anche quando stava al governo, non eravamo in giunta quindi non abbiamo alcuna responsabilità. Non l'abbiamo lasciato solo perché non eravamo in giunta, ma per quanto riguarda gli aspetti giudiziari noi abbiamo avuto una posizione molto chiara, da garantisti, l'abbiamo detto e ridetto più volte. Non mi pare che sia stato lasciato solo dal centrodestra, assolutamente”.
“Con Bucci ci aspettiamo di essere in giunta, questa è una stagione diversa - ha aggiunto Tajani - anche il centrodestra è diverso, c'è una forza presenza di Forza Italia e noi chiediamo di avere quello che ci spetta. Ma adesso stiamo lavorando sui contenuti perché dobbiamo dire ai liguri cosa vogliamo fare. Basta con il partito dei 'no', vorrei il momento dei 'sì' e Bucci è il presidente dei 'sì', come è stato il sindaco dei 'sì'”.
“Ce la giochiamo, ma noi vinceremo - ha detto il candidato presidente Marco Bucci prima dell’incontro - ci cinteremo domani al Salone Nautico e gli chiederò che barca vuole, io ci vado tutti i weekend, magari qualcuno non capisce bene. Se ho sentito Toti? Non credo, non mi ricordo bene ma non credo. Forse un giorno Orlando spiegherà al PD come mai ha votato contro il Decreto Genova, contro l’esplosione del ponte assieme ai Conque Stelle, tre giorni prima che succedesse. Questi sono i signori del ‘no’, non hanno mai contribuito a fare le cose importanti per questa città e per questa regione. Mi auguro che cambino, e lo dico con il cuore, che si possa fare un dibattito sulle cose da fare, sulle infrastrutture. Mi dicono che un esponente importante del PD che forse era presidente della Regione tipo fa ha scritto sulla sua chat che questo è un momento di politica, i programmi non servono. Mi dispiace, ma è esattamente il contrario. Questo è veramente vergognoso nei confronti dei cittadini che hanno bisogno di vedere i programmi. Il nostro arriverà in dieci giorni. C’è sempre qualcosa di nuovo, non mi distanzio da nessuno e nello stesso tempo non sono vicino a nessuno, io faccio il mio lavoro. Abbiamo due priorità che sono molto importanti che sono ambiente e diminuire le bollette. Le soluzioni tecniche saranno quelle che raggiungono tutte e due le cose. Ora com ora non vedo soluzione tecnica e ci lavoreremo. Garantisco che il Comune continuerà a lavorare perché so come funziona, Orlando probabilmente no, quindi che impari un attimo coesa sono i progetti, cosa i finanziamenti. Quanti progetti ha portato avanti sul territorio nella sua vita? Chiedeteglielo. Gli assessori sono sette, ma penso che ci sarà spazio per tutti. Ci sarà qualcuno che avrà diverse deleghe. Italia Viva? Se vogliono venire con il simbolo, porte aperte. Siamo aperti a tutti. Con Paita ci sentiamo spesso, anche in questi giorni”.
“Sono legato a Giovanni Toti e il mio legame rimane personale, da amministratore con lui abbiamo fatto grandi cose - ha aggiunto Marco Scajola nel giorno del suo rientro in Forza Italia - questo percorso è iniziato nei primi mesi dell’anno con Toti che conosceva questo mio percorso che era voluto per le elezioni europee. Ho condito il documento di Claudio Scajola con altri amministratori locali per sostenere Forza Italia alle europee, Toti era a conoscenza di questo, ha condiviso la mia strada. Ho passato molti anni della mia vita in Forza Italia, ho avuto la tessera per 25 anni e ritengo che in questo momento storico Forza Italia possa rappresentare all’interno del centrodestra anche grazie al lavoro che sta facendo Tajani a livello nazionale, un riferimento per quel mondo moderato che io in tutti questi anni, anche da civico, ho sempre rappresentato nel mio lavoro e nelle sedi politiche. Quelli che ha vissuto Toti sono momenti molto difficili, noi gli siamo sempre stati molto vicini e continueremo sempre ad esserlo. Giovanni è un politico capace, è un ottimo presidente che ha fatto un lavoro eccezionale e questo gli deve essere riconosciuto. Questa mia scelta non è contro qualcuno, è una scelta che guarda avanti, che guarda alla politica locale e nazionale, che guarda Forza Italia. Ho preso questa scelta consultandomi all’interno della mia famiglia, consultandomi con tanti amministratori locali, con tanti sostenitori del mio percorso politico e tutti hanno condiviso che questa fosse la scelta giusta per fare bene in Liguria, per continuare a fare bene. Bucci è un ottimo candidato e pensare che questa bellissima regione potrebbe avere come assessore Ferruccio Sansa mi fa venire la pelle d’oca, perché vuol dire tornare indietro di mille anni”.
“Nella candidatura di Bucci c’è di mio una piccola parte, convinta, di chi ritiene e riteneva che ci volesse un sindaco che potesse aprire anche al di là del centro destra tradizionale, perché si potessero prendere consensi sulla persona - così Claudio Scajola, sindaco di Imperia - la Liguria è piccola, un milione e mezzo di abitanti, ci si conosce tutti, c’è bisogno di valorizzare le persone che hanno più peso e importanza delle sigle di partito. Bucci è stata una buona espressione, come ce n’erano altre, e ho contribuito in questa scelta e sono lieto di averla fatta”.
In risposta a chi ha ricordato che Marco Bucci ha detto che si affiderà molto alla sua figura per la campagna elettorale nell’imperiese, ha risposto: “Non ho bisogno che siano altri a lasciarmi in mano parti di territorio. Devo dire che ho collaborato e sto collaborando, non soltanto nell’imperiese, a fornire candidature che abbiano un buon consenso sul territorio. Ripeto, il mio voto è per la lista di Forza Italia perché questo è il voto che io ho sempre dato, ma la cosa più importante è vincere la Regione con Bucci, poi ognuno ha le sue preferenze e i suoi candidati delle diverse liste”.
E, a chi ha domandato se tornerà mai nel partito, risponde: “Non credo che si possa mai dire che ne sono stato fuori”, nonostante nel 2018, alla candidatura come sindaco di Imperia, Forza Italia era all’opposizione: “Non era Forza Italia contro, perché Berlusconi non volle, e allora si inventarono Forza Imperia contro di me, e tra questi c’era anche ahimé mio nipote, ma era Forza Imperia, non era Forza Italia. Ho contribuito a costruirla, a far vincere tante, tantissime campagne elettorali, ho sempre votato Forza Italia pur negli ultimi anni non essendo più nella classe dirigente”.
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