Nel contesto di un ampio piano di interventi predisposto dal Comando Provinciale di Cuneo per prevenire e reprimere i traffici illeciti, con particolare attenzione al contrasto dell'abusivismo commerciale e alla sicurezza dei prodotti, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Cuneo ha condotto un'operazione sul territorio provinciale volta a individuare e ritirare dal mercato articoli non sicuri per la salute pubblica.
Le attività dei Finanzieri si sono concentrate sulla verifica della conformità dei prodotti alle normative vigenti, specialmente per quanto riguarda la presenza di sostanze nocive e la corretta etichettatura delle merci. Particolare attenzione è stata rivolta ai cosmetici contenenti il Butylphenyl Methylpropional, noto come "Lilial", vietato dal 1° marzo 2022 poiché incluso nell'elenco delle sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (CMR).
Nel corso dei controlli, le Fiamme Gialle hanno scoperto tre società nei comuni di Saluzzo e Pocapaglia che detenevano centinaia di confezioni di cosmetici per la cura e l'igiene della persona, tra cui creme, profumi, deodoranti e shampoo, contenenti la sostanza vietata. Inoltre, sono stati rinvenuti un migliaio tra profumi e articoli di bigiotteria privi di etichettatura e delle informazioni obbligatorie previste dal Codice del Consumo (mancanze, queste, che rappresentano un rischio per la sicurezza dei consumatori).
La merce non conforme è stata sequestrata e i responsabili delle tre imprese (tutti di origine cinese) sono stati segnalati alla Camera di Commercio per le sanzioni amministrative. Uno di loro è stato anche denunciato penalmente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cuneo.
L'operazione mira a garantire la sicurezza dei consumatori e a mantenere condizioni di concorrenza leale per gli operatori economici rispettosi delle normative vigenti.
Cronaca | 12 settembre 2024, 08:56
Vendevano cosmetici con il cancerogeno "Lilial": nei guai i responsabili di tre imprese a Saluzzo e Pocapaglia
I controlli sono stati effettuati dalla Guardia di Finanza. La merce (anche quella priva dell'etichettatura necessaria) è stata sequestrata: denuncia per uno dei responsabili, segnalati alla Camera di Commercio
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giovedì 03 ottobre
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