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Sport | 08 agosto 2024, 14:24

Alice Sotero in difficoltà nella scherma a Parigi. Dopo la prima prova del Pentathlon è trentaquattresima con 185 punti

La campionessa di Pentathlon ha potuto gareggiare a Parigi grazie ad un farmaco orfano che ha permesso di superare una grave infezione agli occhi

Alice Sotero in difficoltà nella scherma a Parigi. Dopo la prima prova del Pentathlon è trentaquattresima con 185 punti

Si è da poco conclusa la ranking round di scherma per la gara di Pentathlon femminile, che vedeva in pedana anche la campionessa astigiana Alice Sotero.  Dopo 35 assalti, la Sotero si è piazzata in 34esima posizione (terz'ultima) con 185 punti, a pari merito con la messicana Mariana Arceo. Per lei, sui 35 assalti della gara, 12 vittorie  e 23 sconfitte. 

Meglio la connazionale Elena Micheli, decima con 220 punti (19 vittorie e 16 sconfitte). La gara è stata vinta da Elodie Clouvel con 260 punti (27 vittorie ed 8 sconfitte).  Sabato le semifinali.

Alice alle Olimpiadi grazie ad un farmaco dell'azienda Sifi

La campionessa italiana di pentathlon affetta da una rara malattia dell'occhio, riuscirà a competere alle Olimpiadi di Parigi 2024 grazie a un farmaco sviluppato dall'azienda Sifi, partecipata da 21 Invest.

A darne l'annuncio è stato Alessandro Benetton, presidente del gruppo di investimento europeo 21 Invest, attraverso un post su Instagram. "Per tutti noi è un successo e un orgoglio che Alice ieri abbia preso l'aereo per Parigi" ha scritto Benetton, sottolineando il significato di questo traguardo per l'atleta e per l'intera comunità.

La storia di Alice Sotero è davvero straordinaria. Nonostante la diagnosi di una rara malattia corneale, la cheratite da acanthamoeba, che può portare alla cecità, la campionessa italiana di pentathlon non si è arresa e ha continuato a inseguire il suo sogno olimpico. Grazie al farmaco orfano "Akantior", sviluppato dalla Sifi, azienda siciliana partecipata da 21 Invest, Alice ha potuto competere alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Il percorso non è stato semplice. Sifi, infatti, ha dovuto ottenere il parere positivo del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema), che ha raccomandato l'approvazione del farmaco orfano per il trattamento della cheratite da acanthamoeba. Anche la Banca degli Occhi del Veneto è stata coinvolta nella sperimentazione.

 

Alessandro Franco

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