Le Atp Finals potrebbero rimanere in Italia fino al 2030, ma non c'è solo Torino in corsa. Nelle prossime settimane, la Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP) formalizzerà la richiesta a ATP per mantenerle in Italia, e in caso di assegnazione dovrà essere deciso se continuare a Torino o se puntare su un'altra città, Milano in testa.
Binaghi e Gaudenzi non escludono nulla
Non si sono sbilanciati Angelo Binaghi e Andrea Gaudenzi, presidenti rispettivamente di FITP e ATP, rispondendo alle domande dei giornalisti in conclusione alla conferenza stampa di presentazione della prossima edizione delle Finals. Binaghi ha spiegato come la Federazione farà il possibile per mantenere il torneo in Italia, ma che la scelta della città spetterà ad altri attori, anche se Torino potrebbe partire avvantaggiata grazie all'esperienza di questi 5 anni e al rapporto maturato con le istituzioni e il territorio.
"Formuleremo la proposta migliore"
"Nelle prossime settimane - ha commentato Binaghi - aspettiamo le risposte dei nostri partner e formuleremo la migliore proposta possibile per tenere le Atp Finals per un altro quinquennio in Italia. Non riuscirci sarebbe la dimostrazione che siamo inferiori rispetto al livello dei nostri giocatori. A nome della Federazione sono riconoscente a Torino e al Piemonte, che ci ha permesso di crescere e fatto circondare dai più grandi partner della Regione: credo che nella volata finale non si possa prescindere da queste considerazioni".
Binaghi ha ricordato come "il lockdown non ha fatto godere a Torino pienamente delle Atp Finals, ma per il resto sono scelte che volano sopra le nostre teste: Governo, Atp e sponsor avranno voce importante in capitolo. L'obiettivo è fare la miglior offerta nelle prossime settimane, nella prossima conferenza stampa a ridosso del torneo ci potrebbe essere qualcosa di definitivo in un senso o nell'altro".
"La concorrenza e le richieste sono tante"
Gaudenzi ha ammesso che i competitor sono molti, in Italia ma anche all'estero, attirati dal successo delle Finals e del tennis in questi anni. "La richiesta è tanta - ha spiegato - sia in Italia che fuori. Ci sono tanti fattori che impattano le decisioni, oltre a quello economico finanziario c'è l'esperienza dei giocatori e quella che io chiamo atmosfera sul campo, e questo gioca a favore dell'Italia. Pensiamo prima al primo step, pensiamo a ottenere l'Italia e poi vediamo dove".
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