Archiviato il procedimento per sottrazione di minore a carico di Lavinia Limido, la donna ferita gravemente al volto lo scorso 6 maggio a Varese dall’ex marito Marco Manfrinati, che nelle fasi successive all’agguato ha ucciso anche il padre di lei, Fabio Limido.
L’archiviazione è stata decisa nella giornata di oggi dal Tribunale di Busto Arsizio. Si tratta, ovviamente, di un procedimento differente da quello per il quale si trova ora in carcere Manfrinati dopo la duplice aggressione di via Menotti.
Nel settembre 2022, infatti, dopo il divieto di avvicinamento a cui era stato sottoposto Manfrinati nei confronti di Lavinia Limido e del figlio della coppia, un bimbo di 4 anni, era arrivata dal gip una modifica al provvedimento, che consentiva all’indagato di vedere il figlio due volte a settimana.
A quel punto la situazione si era fatta tesa in seno agli ex coniugi e per questo motivo Lavinia era tornata a vivere a Varese lasciando Busto Arsizio e portando con sé il bimbo. Manfrinati aveva a quel punto denunciato Lavinia con l'accusa di sottrazione di minore. La Procura di Busto, dopo aver esaminato la vicenda, aveva chiesto l’archiviazione delle accuse, richiesta accolta oggi dal tribunale.
Commenti