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Cronaca | 10 maggio 2024, 14:23

Punta Olmo, i dettagli della pratica finita al centro dell'intreccio Toti-Spinelli

"Bagni Punta Olmo" così viene chiamata l'operazione nel progetto. Sulla spiaggia la minoranza pungola il sindaco Pierfederici: "Urge ordinanza per bloccare qualsiasi azione"

Punta Olmo, i dettagli della pratica finita al centro dell'intreccio Toti-Spinelli

"Bagni Punta Olmo nasce in seno a questa visione imprenditoriale: un pubblico esercizio con attività di bar e ristorante, combinato con servizi balneari".

Così si legge nella relazione architettonica e di compatibilità urbanistica e paesaggistica della Punta dell'Olmo pubblicata tra i documenti allegati all'approvazione nel marzo del 2023 della giunta comunale del progetto presentato dalla società.

Al centro della maxi inchiesta della Procura di Genova, che vede coinvolto il presidente della Regione Giovanni Toti attualmente agli arresti domiciliari così come Aldo Spinelli (per il figlio Roberto invece è stata disposta la misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare attività professionali e imprenditoriali), proprio la spiaggia delle ex colonie Bergamasche nel quale è presente un fabbricato in stato di abbandono da anni di proprietà della Punta dell'Olmo (società partecipata al 100% da Spininvest Srl, nel quale Aldo Spinelli è amministratore unico e il figlio Roberto è socio e detiene il capitale unico).

Nei documenti di un anno e due mesi fa si evince che l’intervento proposto dalla società prevede una progettazione unitaria che interessa sia il fabbricato esistente sull’arenile, sia l’area verde a monte della via Aurelia, ricadente nel sub ambito R33-Pu (Punta Aspera); è stata prevista la ristrutturazione integrale del fabbricato finalizzata all’insediamento di un pubblico esercizio con attività di ristorazione, bar e servizi e contestuale realizzazione di percorsi e impianti idonei a rendere accessibile mediante l’abbattimento delle barriere architettoniche, il previsto pubblico esercizio e garantire l’accessibilità all’antistante tratto di arenile; il recupero paesaggistico dell’area compresa tra il paesaggio boschivo di Punta Aspera e rio Finale destinata a Parco urbano pubblico; la realizzazione di un'area da destinare a parcheggio pertinenziale all’attività commerciale, dotata di 19 posti auto; la realizzazione dei nuovi argini del rio Finale nell’area di proprietà e rifacimento del ponte di sostegno all'ex rilevato ferroviario; la realizzazione di locali tecnici di pertinenza del pubblico esercizio con installazione di impianto fotovoltaico.

A fronte dell’intervento proposto il soggetto attuatore aveva concordato con l'amministrazione la realizzazione dei seguenti interventi di urbanizzazione: la realizzazione di un parcheggio pubblico attrezzato con area sosta per 10 vetture, dotata di colonnine di ricarica elettrica, area sosta biciclette e moto (19 stalli); locali destinati a servizi igienici pubblici; la realizzazione di un bosco giardino nell’ansa della via Aurelia al livello della strada; la realizzazione di percorsi pedonali con nuovo sottopasso di collegamento tra il percorso pedonale ciclabile della ex sede ferroviaria e l’arenile e con l’area attrezzata a parcheggio; un nuovo percorso pedonale, di accesso all’arenile dal lato levante dell’esercizio pubblico, tramite una rampa affiancata al marciapiede esistente in fregio alla via Aurelia.

Però all'interno della documentazione si fa espressamente richiamo ai "Bagni Punta Olmo" che si occuperanno del ristorante bar ma anche di servizi alla spiaggia.

Nessun chiaro riferimento alla creazione di una spiaggia privata in un contesto attualmente pubblico. Anche se in un passaggio legato al "Sub Ambito Spiaggia" viene specificato che "l'area al di sotto dell’Aurelia nei pressi dell’arenile presenta, in prossimità del confine con Celle, una costruzione di nessuna qualità da sottoporre ad interventi radicali di restyling ovvero alla sua sostituzione volumetrica con finalità legate alla funzionalità dell’uso pubblico della spiaggia e destinazioni d’uso ammissibili (attrezzature balneari ed esercizi pubblici)".

E poi, nelle motivazioni delle scelte progettuali viene puntalizzato che "il manufatto sulla spiaggia sembra più una soluzione rapida e pragmatica per ospitare i servizi balneari, ma risulta fin da principio alieno alle altre opere delle Colonie" e ancora "Bagni Punta Olmo nasce in seno a questa visione imprenditoriale: un pubblico esercizio con attività di bar e ristorante, combinato con servizi balneari".

Proprio sulla spiaggia delle ex colonie, nel settembre del 2021 Toti a bordo dello yacht di Aldo Spinelli avrebbe chiamato il consigliere regionale della sua lista Alessandro Bozzano (ex sindaco di Varazze dal 2014 al 2020 e attuale capogruppo della lista Toti) sollecitando, facendosi portavoce di un'esigenza della famiglia Spinelli, di trovare una soluzione per la spiaggia di Punta dell'Olmo precisando la "volontà" di trasformare la destinazione della spiaggia.

La trasformazione delle spiagge spetta peraltro (come puntalizzato proprio anche da Bozzano) alla Regione, dà lì l'ipotesi che sarebbe stata formulata dal consigliere totiano di poter mettere nel computo delle spiagge libere Viale Europa. Così facendo Punta dell'Olmo per la spiaggia in questione (quella sotto le ex colonie) otterrebbe una concessione diventando una libera attrezzata e poi magari privata. Viale Europa però non sarebbe classificabile come spiaggia libera in quanto non facilmente balneabile (sono presenti in particolare scogli), ma così facendo verrebbe raggiunta la soglia del 40% di spiaggia libera imposta dalla normativa in modo da poter liberare ulteriori tratti di costa da destinare poi a concessioni.

Nel frattempo però il sindaco Luigi Pierfederici alla nostra redazione ha dichiarato che categoricamente "la porzione di spiaggia è di pubblica fruizione, la società sta portando avanti solo la pratica per la demolizione e ricostruzione del fabbricato", e il presidente di Punta dell'Olmo Spa Giorgio Sacchi invece ha dichiarato che "non abbiamo mai chiesto neanche la concessione. La Regione ha richiesto integrazioni minime e quindi non abbiamo ancora iniziato a demolire - puntualizza - Abbiamo chiesto una concessione per gli scogli al comune di Celle ma non ce l'hanno data".

La minoranza di Varazze Domani tramite la consigliere Paola Busso ha chiesto che il tema con urgenza venga trattato in consiglio comunale e che il sindaco intervenga con un'ordinanza per "bloccare qualsiasi azione sulla spiaggia dell'Olmo volto a tutelare l'interesse pubblico della città di Varazze e dei suoi cittadini". La tematica era già stata attenzionata dalla minoranza tramite un'interrogazione presentata il 15 aprile che però non è ancora stata discussa in consiglio comunale.

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