"L'arrivo del Giro è un motivo di orgoglio e soddisfazione, non ho mai visto infatti il paese così in festa".
L'andorese Mirko Celestino, ex ciclista professionista, vincitore del Giro di Lombardia 1999, del Trofeo di Laigueglia nel 2001 e di due Milano-Torino nel 2001 e 2003, attualmente commissario tecnico della nazionale italiana di Mtb Xc e Marathon, non ci sarà domani a casa sua, è infatti in Romania per i Campionati Europei Mtb Cross Country, ma con lui abbiamo voluto analizzare la tappa casalinga che scatterà da Acqui Terme e arriverà proprio ad Andora.
"Mi dispiace tanto non esserci. Siamo abituati a vedere il ciclismo professionistico con il passaggio della Milano-Sanremo e del Laigueglia ma non con il Giro, è un'altra cosa - dice Celestino - Sulla carta è una tappa 'facile', ci sarà solo il Melogno nella parte piemontese più tosta ma è pedalabile. Poi Capo Mele ma è una salita corta e non penso che avranno problemi i velocisti. Se le squadre riusciranno ad organizzarsi bene
sarà un arrivo in volata. Pogacar è l'uomo da battere per la maglia Rosa, ieri ha fatto veder che il Giro lo vuole vincere dall'inizio".
Con la Nazionale punta a Cheile Gradistei da giovedì 9 a domenica 12 maggio a portare a casa risultati importanti.
"Siamo venuti qui per fare bene nello short track, la staffetta e le gare individuali e vogliamo andare a medaglia. Il percorso è molto bello, ai nostri si addice. Alcune zone sono tecniche e sono state costruite artificialmente, altre sono nel sottobosco" conclude il ct della Nazionale.
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