Il Nazionale

Cronaca | 07 maggio 2024, 09:35

Misure cautelari per Toti, Spinelli e Signorini: blitz della Finanza per le tangenti in porto

Terremoto giudiziario scuote vertici politici e imprenditoriali in Liguria: nel mirino degli inquirenti sospetto voto di scambio e corruzione

Misure cautelari per Toti, Spinelli e Signorini: blitz della Finanza per le tangenti in porto

Un'ampia operazione anticorruzione scuote questa mattina vertici politici e imprenditoriali della Liguria. La Guardia di Finanza di Genova, su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Genova, ha messo in atto diverse misure cautelari, sia personali sia reali, rispondendo a una richiesta datata 27 dicembre 2023 dalla Procura della Repubblica.

Tra gli indagati spiccano figure di alto profilo, inclusi Paolo Emilio Signorini, ex Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, e Giovanni Toti, l'attuale Presidente della Regione Liguria. Entrambi sono accusati di corruzione legata all’esercizio delle loro funzioni e a presunti atti contrari ai doveri d'ufficio.

Le accuse si estendono anche ad Aldo e Roberto Spinelli, rispettivamente imprenditore nel settore logistico e immobiliare e suo fratello, con il primo sotto arresti domiciliari e il secondo sottoposto a divieto di esercitare attività imprenditoriali. Le indagini hanno rivelato presunte corruzioni per favorire affari privati legati alla trasformazione di aree pubbliche e l'accelerazione di pratiche burocratiche.

Mauro Vianello, operante nel Porto di Genova, e Francesco Moncada, consigliere di Esselunga Spa, sono anch'essi destinatari di divieti simili, accusati di aver offerto vantaggi economici in cambio di favori politici. Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti, è accusato di corruzione elettorale aggravata, con presunti legami con il clan mafioso Cammarata di Riesi.

Il Gip ha inoltre ordinato il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo superiore a 570 mila euro, considerati frutto dei reati di corruzione. Le indagini hanno beneficiato di tecniche investigative avanzate, tra cui intercettazioni e pedinamenti, e sono ancora in corso ulteriori perquisizioni.

Le figure chiave e le accuse

L'indagine coinvolge personalità di spicco della politica e dell'imprenditoria regionale.

 

  • Paolo Emilio Signorini, ex Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, è stato posto in custodia cautelare in carcere. È accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio.
  • Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, è agli arresti domiciliari con accuse di corruzione per l’esercizio della funzione.
  • Aldo Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare, è accusato di corruzione verso Signorini e Toti, anch'egli agli arresti domiciliari.
  • Roberto Spinelli, fratello di Aldo, ha ricevuto il divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale per corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria.
  • Mauro Vianello, imprenditore operante nel Porto di Genova, e Francesco Moncada, di Esselunga Spa, sono accusati di corruzione e sottoposti a misure interdittive simili.
  • Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti, è accusato di corruzione elettorale e corruzione per l’esercizio della funzione, con una componente di associazione mafiosa.
  • Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, rappresentanti della comunità riesina di Genova, e Venanzio Maurici sono accusati di corruzione elettorale con l'aggravante di favorire l'attività della mafia, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi. 

L'indagine, originata da atti della Procura della Spezia, si è focalizzata inizialmente sulla corruzione elettorale per poi estendersi a implicazioni di corruzione più ampie nella gestione delle funzioni pubbliche. Le tecniche di indagine hanno incluso intercettazioni e pedinamenti, evidenziando una rete di corruzione che intreccia politica, affari e criminalità organizzata.

Redazione

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