Il Nazionale

Cronaca | 07 maggio 2024, 09:39

Blitz della Finanza, arrestato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. Nei guai anche l'ad di Iren Signorini

Inchiesta delle Fiamme Gialle per presunte mazzette legate al porto e a Esselunga. In manette anche Spinelli

Blitz della Finanza, arrestato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. Nei guai anche l'ad di Iren Signorini

Il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, da questa mattina è agli arresti domiciliari a Genova con l'accusa di corruzione. Il governatore è coinvolto in una maxi operazione della Guardia di Finanza che ha visto il fermo anche dei vertici del porto di Genova e di Esselunga. Nei guai anche Paolo Emilio Signorini, attuale amministratore delegato di Iren e indicato nei mesi scorsi dai sindaci di Torino, Stefano Lo Russo, Reggio Emilia (Luca Vecchi) e Genova (Marco Bucci).

Si legge nel comunicato della Finanza: “I militari del comando provinciale di Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione a un'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di: l'attuale ad di Iren, Paolo Emilio Signorini, già Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere), presidente della Regione Liguria Giovanni Toti (accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari); Aldo Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare (destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini e del Presidente della Regione Liguria); Roberto Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare (destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale, accusato di corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria); Mauro Vianello, imprenditore operante nell’ambito del Porto di Genova (destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale, accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini); Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga S.p.A. (destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale, accusato di corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria); Matteo Cozzani, capo di gabinetto del Presidente della Regione Liguria, accusato del reato di “corruzione elettorale” (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dalla circostanza di cui all’art. 416-bis.1 c.p. in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova, e di corruzione per l’esercizio della funzione, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari; Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, rappresentanti della comunità riesina di Genova, destinatari dell’obbligo di dimora nel Comune di Boltiere, accusati del reato di corruzione elettorale (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dall’art. 416-bis.1 c.p. in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova; Venanzio Maurici, destinatario dell’obbligo di presentazione alla p.g., accusato del reato di corruzione elettorale (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dall’art. 416-bis.1 c.p., in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova”.

In aggiornamento

redazione SanremoNews

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