Il Nazionale

Cronaca | 23 aprile 2024, 13:03

Corteo pro-Palestina a Torino, Lollobrigida contro i manifestanti: "Sono squadracce che usano metodi fascisti"

Dal ministro Tajani solidarietà alle forze dell'ordine: "Inaccettabile offendere e sputare contro Carabinieri e Polizia"

Corteo pro-Palestina a Torino, Lollobrigida contro i manifestanti: "Sono squadracce che usano metodi fascisti"

Solidarietà dal Governo ai carabinieri, poliziotti e finanzieri coinvolti nelle tensioni del corteo pro-Palestina che si è svolto questa mattina a Torino. Una manifestazione nata per protestare contro la Conferenza degli Addetti scientifici e spaziali e degli Esperti agricoli 2024 ospitata dal Politecnico di Torino con ministri e istituzioni.

"Inaccettabile offenderli e sputargli in faccia" 

E proprio nel cortile del Castello del Valentino il ministro degli Esteri Antonio Tajani, esprimendo vicinanza alle forze dell'ordine, ha poi aggiunto: "Si può manifestare a favore di chiunque, purché si rispettino le regole. Insultare Carabinieri, poliziotti e finanzieri, offenderli e sputargli in faccia è una cosa inaccettabile". 

E sugli accordi con Israele, l'esponente di Forza Italia ribadisce: "Io non li cancellerò mai: sono accordi scientifici e la scienza non ha confini e deve andare avanti, non è questione di partito. Questi accordi - ha chiosato - non si cambiano". 

"Squadracce organizzate" 

Ancora più netto sugli scontri il ministro all'Agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha definito i manifestanti "squadracce organizzate che tentano di impedire all'interno dell'Università, che è un territorio sacro per definizione, un convegno che parla al mondo attraverso i suoi addetti per le politiche estere".

"La scienza - ha aggiunto - non deve essere legata ad un'ideologia o posizionamento politico, ma è legata all'interesse dell'umanità". 

E a chi gli chiedeva se i professori dell'Università di Torino, che hanno votato per la sospensione del bando Maeci, fanno parte delle squadracce, Lollobrigida ha replicato: "No le squadracce sono quelle che con la violenza tentano di impedire un incontro".

"Ognuno - ha aggiunto - deve essere libero in Italia di esprimere le proprie idee, ma secondo la legge. Quando si aggrediscono le forze dell'ordine, si tenta di impedire un convegno, quello è un atteggiamento che la Costituzione". 

"Credo che i padri costituenti intendessero questo, come opposizione ferma a quello che aveva rappresentato il fascismo prima, e che ora rappresentano le squadre organizzate che tentano di usare gli stessi metodi che il fascismo usava all'epoca" ha concluso il ministro.

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