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Eventi e Turismo | 22 aprile 2024, 17:41

Dieci anni senza Giorgio Faletti: "L'ultimo giorno di sole" sarà protagonista anche delle celebrazioni per i dieci anni dei territori Unesco a Grinzane. La data zero a Mantova

Il 4 luglio, giorno della morte, al Castello Sforzesco di Milano la prima dello spettacolo. Previsti eventi e sorprese anche nella sua Asti [INTERVISTA]

Dieci anni senza Giorgio Faletti:  "L'ultimo giorno di sole" sarà protagonista anche delle celebrazioni per i dieci anni dei territori Unesco a Grinzane. La data zero a Mantova

Era il 4 luglio 2014 quando Giorgio Faletti lasciò fisicamente questo mondo lasciandoci orfani della sua arte e della sua sensibilità, ma non se ne è mai andato davvero. Avendo vissuto, per sua stessa ammissione, tante vite, la traccia che ha lasciato è ancora piena di lui e dei suoi progetti.

E a trainare quelle che erano, sono, le sue idee e i suoi progetti, la moglie Roberta Bellesini che sta lavorando con il suo gruppo affinché i dieci anni dalla scomparsa siano, non solo un modo per ricordarlo, ma per rendere giustizia alla grande golosità di vita che era tipica di Giorgio e della passione che ha sempre messo in tutto ciò che faceva: comico, sì, ma anche pittore, autore, scrittore, cantante.

Per iniziare a celebrarlo, domenica 5 maggio alle 17,30 al Teatro Bibiena di Mantova torna in scena con un nuovo allestimento “L’ultimo giorno di sole”, l’ultimo spettacolo nato dalla penna del grande scrittore, prodotto da ArteS e Orlantibor di Roberta Bellesini Faletti, con protagonista Chiara Buratti.

L’evento, organizzato con il patrocinio del Comune di Mantova, è una data “zero”, anteprima della tournèe nazionale che riporta sui palcoscenici l’ultimo progetto immaginato, creato, voluto e realizzato da Giorgio Faletti per l’attrice e cantante Chiara Buratti, che in questa nuova versione sarà in scena con tre musicisti Greg Fauque (basso), Luca Modena (batteria) e Vincenzo Muré (pianoforte e tastiere), con la regia di Tommaso Massimo Rotella e i nuovi costumi di Alessandra Maregatti.

Per raccontare i progetti ma anche Giorgio, abbiamo incontrato Roberta che, con Chiara Buratti, voce e volto dello spettacolo, hanno voluto renderci partecipi delle loro emozioni.

Intervista

Roberta che decimo anno sarà per te, emotivamente e professionalmente?

Un decimo anno che ci porterà tanta emozione nel ripercorrere questi anni. Abbiamo lavorato tanto con il nostro gruppo di lavoro: dall'ambito editoriale come La Piuma, la trasposizione dell'Ultimo giorno di sole, il film Appunti di un venditore di donne, la graphic novel. Abbiamo raccontato Giorgio, ricordando i suoi successi, la sua lunga carriera artistica, molto sfaccettata ma è stato bello continuare a raccontarlo attraverso i progetti. Ci comportiamo come se fosse ancora qui, ci sta dando gli input giusti sulla sua creatività. Io lo dico con tutta l'emozione e il trasporto che ho avuto lavorando a tutti i progetti.

Non ti chiedo se ti manca, ma cosa ti manca

Mi manca la quotidianità, facevamo tutto insieme, mi manca non avere più quella insostenibile leggerezza nel lavoro dei progetti, il confronto, le risate, con gli amici, la vita normale.

E a Chiara? E come è cambiato lo spettacolo?

Non è cambiata la mancanza che si sente sempre, ma come diceva lui, quando vedeva la cura verso una sua opera voleva che diventasse anche dell'altro e così L'ultimo giorno di sole è diventata anche mia, Linda, la protagonista è cambiata, è invecchiata con me. La motivazione dell'opera parte da un evento naturale che provoca un disastro ambientale e paradossalmente sta diventando sempre più attuale, mettendo la protagonista in solitudine e consapevolezza. Un piano di lettura che emerge in modo potente e forse 10 anni fa non lo abbiamo preso così in considerazione. Ora lo spettacolo si è trasformato.

Quali  sono le tue emozioni rispetto alla prima volta in cui lo spettacolo è stato rappresentato ad Asti il 4 luglio 2015, a un anno dalla morte di Giorgio?

Ero confusa e molto provata, soprattutto molto emozionata, ma nel momento in cui sono salita sul palco, la grande responsabilità che sentivo verso lo spettacolo e verso Giorgio mi ha reso lucidissima. Quando ho iniziato ho lasciato tutto il mondo fuori, una sorta di mondo sospeso. Quando lo spettacolo è finito ho pianto insieme a tutto il teatro pieno e commosso.

Lo spettacolo adesso torna con una nuova veste e una doppia produzione, sempre tu Roberta ma con nuovi collaboratori

Il progetto ha appassionato Matteo Brognoli e Tanya Lytvynenko fondatori di ArteS, Centro di valorizzazione delle Arti e dello Spettacolo in costruzione a Mantova, sono marito e moglie che hanno visto nel progetto una grande potenzialità e si è creata una sintonia incredibile, volevamo percorrere la stessa strada. Sono un duo visionario e molto artistico, due persone illuminate che hanno chiuso una florida azienda per creare un polo delle arti a Mantova al quale stanno, appunto, lavorando. Abbiamo sentito un'urgenza di riportare in scena lo spettacolo ma eravamo cambiati tutti, era giusto ricominciare pensando che dovevamo avere un piede nuovo e il bisogno di avere la musica dal vivo che a Giorgio sarebbe piaciuta tantissimo, ci è sembrata un regalo per questi 10 anni. 

E cosa bolle in pentola dopo la data zero di Mantova?

Siamo stati scelti per festeggiare i 10 anni dei territori Unesco e uniremo le due ricorrenze  il 22 giugno al Castello di Grinzane Cavour. La prima data ufficiale sarà proprio il 4 luglio al Castello Sforzesco di Milano. Abbiamo scelto Milano da dove la carriera di Giorgio è iniziata, si chiude un cerchio.

Ci saranno delle iniziative anche ad Asti?

Sì, ma non possiamo ancora parlarne, però vogliamo spalmare gli eventi su tutto l'anno.

Chiara, nello spettacolo interpreti Linda una donna che, di fronte all’annuncio di un’imminente catastrofe che colpirà il genere umano, mentre tutti fuggono alla ricerca di un improbabile luogo dove potersi salvare, decide di tornare nel paese dov'è nata

Esattamente, tra l'altro Giorgio aveva scelto di affidare agli animali la via della salvezza dalla catastrofe e ha scelto i topi dai quali solitamente ci vogliamo allontanare per disgusto e invece lui ha dato la via della salvezza proprio ai topi per riappropriarsi della consapevolezza di essere parte di un sistema con la coscienza individuale. Giorgio era un autore eccezionale.

Giorgio doveva essere il regista dello spettacolo - rimarca Roberta - dopo aver visto Chiara in uno spettacolo è rimasto folgorato e ha voluto affidarle lo spettacolo costruendoglielo intorno. Ci ha lavorato quotidianamente scrivendo appositamente le canzoni; nel 2013 ci si è dedicato tutto l'anno e poco prima di Natale ha fatto rilegare in pelle il testo.

I musicisti dal vivo hanno quindi dato un'ulteriore vita allo spettacolo, Chiara

Sì sono incredibili, pensa che Greg il bassista, suona con Iggy Pop. Tra l'altro si è trasferito a Mantova perché si è innamorato e ha sposato la sua donna, ma ha conosciuto e sposato anche il nostro progetto. Dopo aver visionato il testo e le musiche e si è proprio innamorato. Poi (ride) andrà in tour con i Red Hot Chili Peppers. Credo che le persone simili si debbano incontrare. Il pianista che si definisce diversamente giovane è il più saggio e vede la musica come i bambini vedono i Lego, gli piace smontare e sinergia. Le musiche sono le stesse ma avranno un piglio diverso.

Le canzoni dello spettacolo sono state pubblicate su cd da Nar International, mentre nel 2017 il testo è diventato un libro pubblicato da Baldini & Castoldi, entrando nella top ten dei più venduti. Per il Natale 2018 il volume è stato ristampato in una speciale edizione illustrata con quadri dell’autore, mentre nel maggio 2019 lo spettacolo è arrivato a New York, selezionato per la rassegna “In Scena! Italian Theatre Festival NY” facendo registrare due sold out all’auditorium Casa Italiana Zerilli-Marimò di Manhattan e al Cherry Lane Theatre, storico teatro off-Broadway, alla presenza del Console Italiano. 

Al Teatro Bibiena di Mantova lo spettacolo sarà preceduto da un incontro con il pubblico che vedrà protagonisti Roberta Bellesini Faletti e Massimo Cotto, uno dei più noti giornalisti musicali italiani, scrittore e speaker di Virgin Radio, grande amico di Giorgio Faletti.

Biglietti disponibili su https://www.vivaticket.com/ 

Betty Martinelli

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