Imperia, Cgil e Uil in piazza per gridare "Basta morti sul lavoro" (foto e video)

“Siamo qua a gridare basta morti sul lavoro, volgiamo una riforma equa sul fisco e un nuovo modello di fare impresa”. Cgil e Uil hanno proclamato per tutti i settori privati quattro ore di sciopero generale, con una mobilitazione in piazza Bianchi, prima di incontrare nel pomeriggio il prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo.

 LE INTERVISTE

Spiega Milena Speranza, segretaria generale Uil: “Cgil e Uil sono in piazza oggi, per manifestare contro un governo che non ascolta le esigenze di lavoratori e cittadini. Tra i problemi più sentiti dalle organizzazioni sindacali c'è il tema della sicurezza sul lavoro, da tempo facciamo campagne per arrivare ad avere zero morti sul lavoro. Ci vuole un maggiore impegno, le aziende che non rispettano gli impegni sulla sicurezza sul lavoro devono essere sanzionate. Il lavoratore ha il diritto di tornare a casa alla sera non si può più perdere la vita sul posto del lavoro, serve un sistema normativo che castighi le aziende che non rispettano la sicurezza sul posto di lavoro”.

“Siamo anche qua a protestare per la riforma fiscale, una riforma iniqua che dà un lavoro povero. Il 90 per cento delle tasse è pagato da lavoratori dipendenti e pensionati. Il governo per contrastare questa situazione non ha fatto nulla, non ha tassato gli extraprofitti, non ha fatto aliquote progressive", spiega il segretario generale della Cgil Tiziano Tomatis.

"Nel 2022 abbiamo avuto un apice di infortuni, con una discesa nel 2023, nel primo bimestre del 2024 siamo già a due morti nella provincia di Imperia”, prosegue  Tomatis.

"Non c’è controllo su appalti e subappalti, mancano gli ispettori del lavoro, bisogna investire, servono assunzioni adeguate per garantire i controlli. Dei due morti che ci sono stati nella nostra provincia uno era in itinere", aggiunge Speranza, commentando l'esplosione avvenuta a Suviana.

Sanità e trasporti tra i problemi che riguardano la nostra provincia, spiega Tomatis: “In alcune zone, in particolare nell’entroterra, il servizio di trasporto pubblico è stato dimezzato o anche soppresso. Abbiamo un accordo con la Prefettura per formalizzare un protocollo per garantire maggiore sicurezza nelle imprese e con il Comune di Imperia per far si che la società Rt a oggi in concordato possa rientrare con un affidamento in house.

Nella provincia di Imperia poi non abbiamo più sanità, non abbiamo più la possibilità di curarci. Questo è un dramma, la priorità da affrontare, a partire dal governatore della Liguria che continua a sostenere che tutto va bene, nonostante le liste di attesa siano amentate e non ci siano cure o assistenza”.

Aggiunge Speranza: “Il nostro territorio si sta impoverendo, abbiamo problemi con la viabilità e abbiamo poco lavoro. Questo territorio ha bisogno di fare impresa, abbiamo bisogno di sviluppare il turismo”.