Il Nazionale

Cronaca | 10 aprile 2024, 18:36

Tentato omicidio a Mondovì, uno dei presenti: "Avevamo fatto uso di coca e alcol: è stato un incidente"

I fatti in piazza Mellano nel 2022. Ad essere accusato di aver accoltellato un suo connazionale è un uomo di origini marocchine. La vittima: "Stava discutendo con altre tre persone, io mi sono messo in mezzo per calmare la situazione"

Tentato omicidio a Mondovì, uno dei presenti: "Avevamo fatto uso di coca e alcol: è stato un incidente"

È durata più di due ore l’udienza di prosecuzione in tribunale a Cuneo per chiarire cosa successe la notte dell’8 novembre di due anni in Piazza Mellano a Mondovì. Quando arrivarono, i Carabinieri, chiamati a deporre nel marzo scorso, trovarono un uomo riverso in strada che aveva appena ricevuto una coltellata al fianco destro. Da qui l’accusa di tentato omicidio a carico di R.E.H., un uomo di origini marocchine che deve anche rispondere di porto d’arma abusivo e lesioni.

Ad assistere all’aggressione furono tre uomini, suoi connazionali. Uno di loro, che avrebbe dovuto essere presente in aula a testimoniare, non è comparso perché, come spiegato da un brigadiere, è evaso dai domiciliari due giorni fa e, ad oggi, risulta irreperibile.

Le telecamere di videosorveglianza ripresero sia l'imputato giungere sul posto con la vittima a bordo dell'auto intestata a sua moglie, sia gli altri tre uomini arrivare a piedi. Il momento dell'accoltellamento non venne inquadrato, in quanto il gruppo si spostò in una zona fuoricampo video. 

Sono state numerose le contestazioni mosse dalla Procura al destinatario della coltellata che, solo all’ennesimo rimprovero di dover dire la verità, ha confermato quanto dichiarato ai Carabinieri in sede di sommarie informazioni.

Stando a quanto spiegato ai giudici, quel giorno lui e R.E.H., a cui aveva affidato la riparazione della sua auto, dopo essersi recati da Mondovì in un bar di Villanova, avrebbero incontrato i tre conoscenti che iniziarono a discutere con l’imputato. Alla base del diverbio, come spiegato, ci sarebbe stato un pacchetto di sigarette: “Lui sosteneva che i tre glielo avessero rubato – ha riferito la persona offesa – Io per tranquillizzarlo gliene ricomprai un altro”.

Dopo aver consumato una birra i due ritornarono a Mondovì finché, fermi in piazza Mellano per accordarsi sulla manutenzione della macchina, non furono raggiunti dai tre uomini: “Io mi avvicinai per chiedere cosa fossero venuti a fare – ha continuato la vittima – Poi iniziarono a discutere con R.E.H. e io mi misi in mezzo per dividerli. Ad un certo punto sentii un colpo al fianco e caddi a terra perdendo i sensi. Ricordo di aver sentito gridare di togliere il coltello dalle mani di R.E.H.”. La coltellata gli costò due operazioni chirurgiche a seguito delle ferite al fegato e all’intestino.

Dopo di lui, sono stati ascoltati gli altri due uomini presenti quella notte. L’ultimo ha spiegato ai giudici del Collegio che quel pomeriggio a Villanova avevano fatto uso di alcol e di cocaina e dopo una partita a carte R.E.H. si sarebbe arrabbiato: “Diceva che qualcuno gli aveva fatto sparire il pacchetto di sigarette”.

Poi, come continuato a spiegare dal testimone, l’incontro in piazza tra l’imputato e la vittima, e loro: “Abito lì e stavo andando a casa con gli altri due ragazzi, quello che è successo è stato un incidente. Lui si si è messo in mezzo, R.E.H. voleva colpire me e uno degli amici che era con me perché avevamo avuto da ridire al bar di Villanova”.

La prossima udienza si celebrerà il 24 aprile.

CharB.

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