1081 nomi. 1081 pallottole che hanno fatto tacere per sempre chi gridava per la giustizia e la legalità. A dare voce a questi uomini e donne - tante sono le vittime della mafia in Italia - ci ha pensato come ogni anno Libera che in occasione della Giornata dedicata alle vittime di mafia ha letto i loro nomi.
La cerimonia si è tenuta nel piazzale antistante il tribunale: al lungo elenco hanno prestato la propria voce non solo gli eponenti delle Istutizioni (dal Procuratore Biagio Mazzeo, agli assessori comunali Giacomini e Bologna al vescovo Marco Prastaro) ma anche tanti ragazzi e ragazze delle scuole astigiane.
L'elenco delle vittime di mafia nasce da un'idea del fondatore di Libera, Don Ciotti e ogni 21 marzo, il primo giorno di primavera (quest'anno la cerimonia è slittata ad oggi ndr) viene letto in tanti luoghi in Italia e del mondo.
La lista è il frutto della raccolta paziente dei volontari dell'Associazione che scavando nella storia dei territori in cui vivono hanno chiesto, negli anni, l’inserimento dei nomi che ne fanno parte.
A tracciare un punto sulla situazione delle infiltrazioni mafiose sono Simone Barbiero e Luigi Gilardetti, referenti di Libera Asti: "Il processo Barbarossa ci ha consegnato un quadro inquietante della presenza mafiosa sul nostro territorio. La Mafia esiste, ed è tra noi: nelle società sportive come nei bar. E' importante, per ognuno di noi, scegliere da che parte stare. Tutti noi dobbiamo schierarsi, con coraggio e senza timore, contro la Mafia".
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