Si terrà già oggi l’autopsia sul corpo di Fabio Einaudi, il 44enne cuneese morto alcune ore dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico presso l’ospedale "Santa Croce e Carle" di Cuneo il 6 marzo scorso.
Stamane, venerdì 15 marzo, nell’ufficio del pubblico ministero Alessia Rosati, sono stati i nominati i consulenti delle parti che saranno chiamati a svolgere un accertamento tecnico non ripetibile volto a far luce sulle esatte cause del decesso. Gli esperti dovranno depositare le proprie relazioni tecniche entro un termine di 90 giorni.
Sono sei i soggetti che la Procura della Repubblica di Cuneo ha iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo. I medici nominati come consulenti dalla pubblica accusa – il dottor Alessandro Marchesi in servizio all’Asl Città di Torino e Massimo Pasquale, urologo all’ospedale torinese "Maria Vittoria" – sono stati incaricati di accertare se la morte del paziente possa ritenersi essere stata cagionata dall’intervento chirurgico a cui l’uomo è stato sottoposto prima del ricovero nel reparto di Urologia.
Anche le difese degli indagati hanno nominati propri consulenti, sei in totale. Il quesito peritale a cui i medici legali sono chiamati a rispondere riguarda l’eventuale esistenza di un nesso teleologico tra l’intervento e la morte del paziente.
Anche la famiglia della vittima, che lascia la moglie, la pediatra Agnese Eleonora Beltramo, e due figliolette in tenera età, per il tramite del proprio legale ha nominato un proprio consulente, chiamato a redigere una relazione che, assieme alle altre, verrà depositata entro tre mesi.
I funerali di Fabio Einaudi, originario di Confreria, dipendente di un laboratorio chimico di Madonna dell’Olmo e appassionato ciclista, si celebreranno presumibilmente nella prossima settimana, quando gli esami autoptici saranno terminati e la Procura concederà il necessario nulla osta.
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