Vanchiglia ha risposto presente all'assemblea pubblica organizzata da Askatasuna per discutere sul futuro del centro sociale alla luce del percorso per una sua trasformazione in bene comune promosso dalla Citta: nel cortile di via Balbo i partecipanti sono stati circa 200.
"Dare continuità alla nostra esperienza"
Gli attivisti hanno ribadito la volontà di "tirare dritto" sul progetto, approvato dal Comune con la rigenerazione del piano terra e del cortile: "Rispecchia - hanno dichiarato - la possibilità di dare continuità alla nostra esperienza e ci permetterà di amplificare ancora di più le nostre attività e di aprirci ancora di più al quartiere. Grazie ai lavori porteremo avanti iniziative sportive, artistiche e sociali: ad aprile tornerà il festival "Altri modi altri mondi" e stiamo organizzando una proposta sul 25 aprile; nonostante tutto, non abbiamo intenzione di sederci sugli allori, siamo disponibili al confronto e continueremo a partecipare".
"La destra strumentalizza"
Da Aska vengono anche respinte al mittente le polemiche politiche, con l'annuncio di un presidio per "accogliere" il sopralluogo voluto dall'assessore regionale alla Sicurezza, il leghista Fabrizio Ricca: "La destra - hanno proseguito - strumentalizza per fare campagna elettorale: a chi vuole piantare la propria bandierina politica, verificando se ci sono gli antagonisti o se il centro sociale è stato sgomberato, il 27 marzo faremo vedere che ci siamo".
Anche i garanti del patto confermano il proprio supporto: "Abbiamo sempre creduto - hanno sottolineato - al progetto sociale, politico e culturale di Askatasuna: questo patto propone una modalità nuova di vivere la città dal basso, una sperimentazione interessante, coraggiosa e innovativa basata su un modello partecipato e condiviso".
I commenti dei politici presenti
Tra i presenti anche i consiglieri comunali di Pd Luca Pidello e di Sinistra Ecologista Alice Ravinale: "Al di là - ha commentato il primo - di provocazioni che lasciano il tempo che trovano, c'è voglia di spendersi e ci sono i margini per proseguire in modo concreto".
"La partecipazione - ha aggiunto la seconda - mostra quanto questo luogo sia importante per il quartiere, il luogo giusto per fare un bene comune nonostante i tentativi incomprensibili e velleitari di sabotarlo".
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