“Senza lavoro né salario non si vive”. Questo uno dei cartelli affissi oggi, giovedì 14 marzo, davanti alla sede di via Avogadro 30, sede dell’Agenzia del Lavoro del Piemonte dal comitato “Dobbiamo Vivere - Lavoratori disoccupati e precari”.
Un gruppo di persone accomunate dal lavoro che non c'è
Un gruppo spontaneo composto da persone di qualsiasi età accumunati da un burrascoso percorso lavorativo, tra iscrizioni al centro per l’impiego, orientamenti e partecipazione a corsi di formazione che però non hanno risolto la loro condizione.
"60 milioni in formazione, ma fallito l’obiettivo"
“Dopo gli incontri avvenuti con l'assessorato al lavoro di Regione e Comune - commenta Fabio Santoro, membro del comitato - oggi incontreremo l’A.L.P., il ‘capo’ di tutti i centri per l’impiego in questa regione, che, nonostante il finanziamento di 60 milioni in corsi di formazione nel 2023, sta fallendo nell’obiettivo di riportare i disoccupati e i precari a un lavoro dignitoso.”
“Si stipulino convenzioni che impegnano le imprese"
"Non è solo la nostra esperienza a parlare - prosegue - ma gli stessi dati forniti dalla Regione. Se questi soldi servono solo a riempire le tasche di enti di formazione e agenzie private a noi non può star bene. Abbiamo bisogno di accedere a un lavoro dignitoso. Quello che chiediamo ad A.L.P. è che intervenga con imprese e attività che lavorano soprattutto per enti pubblici, come il comune di Torino, per stipulare convenzioni che garantiscano uno sbocco di lavoro stabile.”
“Lottiamo per risposte adeguate”
"Siamo stanchi - sostengono dal comitato - di programmi inutili che parcheggiano chi è disoccupato o precario in attesa di qualcosa che non c'è, lottiamo per avere risposte adeguate e una concreta possibilità di accesso a un lavoro dignitoso. Il governo ha detto che avrebbe messo al lavoro i cosiddetti occupabili? Per ora solo chiacchiere, attendiamo la realtà!”.
Una piccola delegazione è stata poi stata accolta dopo il presidio presso gli uffici di via Avogadro 30.
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