La notizia era largamente attesa, ma non per questo ha fatto meno rumore. La richiesta della Procura antidoping è stata accolta in pieno e su Paul Pogba ha calata la mannaia: 4 anni di squalifica, il massimo della pena, dopo la positività al testosterone registrata lo scorso 20 agosto al termine di Udinese-Juventus (partita in cui non era neppure sceso in campo, ndr).
Fine anticipata della carriera?
Considerato che il centrocampista francese tra pochi giorni compirà 31 anni, questo lunghissimo stop rischia di porre fine anzitempo alla sua carriera. Di sicuro, è già ai titoli di coda anche la sua seconda avventura in bianconero, contrassegnata solo da episodi negativi. Il grave infortunio nel luglio del 2022, che lo aveva bloccato prima ancora che iniziasse la stagione e che gli impedì di prendere parte anche al Mondiale con la Francia, poi i ripetuti problemi fisici che lo avevano tormentato anche nella seconda parte della stagione, dopo il rientro in campo, fino alla vicenda doping.
La Juve pronta a rescindere il contratto
La Juve, che già lo aveva messo al minimo dello stipendio, adesso ha in mano tutte le carte che servono per arrivare alla rescissione anticipata del contratto, cosa praticamente certa alla luce di questa lunghissima squalifica. Che rischia di far calare il sipario in modo triste ed anticipato su un campione di classe immensa ma anche fragile e spesso mal consigliato.
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