Il Nazionale

Cronaca | 26 febbraio 2024, 07:05

Il gioielliere condannato a 17 anni di carcere: attese in settimana le motivazioni della sentenza

Il termine per il deposito fissato a inizio marzo. Mario Roggero avrà poi 45 giorni di tempo per presentare appello. I 250 faldoni di documentazione raccolta nei due anni del processo di primo grado prenderanno quindi la volta della Corte d’Appello di Torino

Il gioielliere condannato a 17 anni di carcere:  attese in settimana  le motivazioni della sentenza

Lunedì 4 marzo. Questo il termine entro il quale, scaduti i 90 giorni di tempo che il presidente Alberto Giannone si era riservato per il deposito delle motivazioni, la Corte d’Assise composta presso il Tribunale Penale di Asti sarà chiamata a chiarire le argomentazioni in termini di fatto e di diritto alla base della sentenza con la quale lo scorso 4 dicembre ha condannato il gioielliere di Grinzane Cavour Mario Roggero a 17 anni di reclusione – tre anni in più di quanti richiesti dal pubblico ministero Davide Greco –, per aver ucciso a colpi di pistola il 58enne torinese Giuseppe Mazzarino e il 44enne braidese Andrea Spinelli, e per il tentato omicidio del 34enne albese Alessandro Modica, organizzatore del colpo e terzo componente del gruppo di rapinatori che intorno alle 17.40 di mercoledì 28 aprile 2021 diede l’assalto al negozio posto al civico 90 di via Garibaldi a Gallo Grinzane.

Dalla motivazione della sentenza, Roggero e i suoi legali avranno 45 giorni di tempo per presentare ricorso in appello. Una circostanza scontata e confermata dallo stesso commerciante, che comporterà il trasferimento del procedimento appena chiuso ad Asti davanti alla Corte d’Appello di Torino, dove il caso verrà ridiscusso a partire dalle carte e dalle perizie contenute nei circa 250 faldoni di documenti al centro del procedimento iniziato il 20 dicembre 2021 col rinvio a giudizio di Roggero e il contestuale patteggiamento di Modica – tuttora in carcere per scontare i 4 anni e 10 mesi di condanna rimediati per la tentata rapina – e conclusosi poco meno di due anni dopo. 

Se la presumibile apertura del processo d’appello non arriverà prima dell’autunno, in tempi ben più brevi dovrebbero comunque contenersi i tempi del procedimento di secondo grado, come quelli dell’ultimo eventuale vaglio formale da parte dei giudici della Cassazione, nell’ipotesi di un ulteriore ricorso da parte dei difensori o della pubblica accusa.      

Al prosieguo del processo nei suoi diversi gradi di giudizio si affianca intanto il corso dei risarcimenti che la giuria popolare del primo grado ha riconosciuto in termini di provvisionali alle 14 parti civili, basandosi sulle tabelle dei tribunali di Roma e di Milano convenzionalmente utilizzate per la quantificazione del cosiddetto "danno parentale" e rimandando alla sede civile l’esatta quantificazione del danno. 

Secondo quanto disposto dal Tribunale l’esborso cui Roggero è chiamato per risarcire Modica e i familiari dei due rapinatori uccisi è pari a 480mila euro: 10mila euro a favore del rapinatore superstite, 60mila euro ciascuno a favore della compagna e dei due figli minori di Giuseppe Mazzarino, altri 135mila euro a favore di altri congiunti del 58enne torinese, mentre assommano a 155mila euro le provvisionali riconosciute ai congiunti di Andrea Spinelli, tra i quali figura anche il patrigno dell’uomo. 

A questi si aggiungono i 300mila euro già versati dal commerciante prima che il processo avesse inizio, quando la sua difesa era affidata al legale albese Stefano Campanello e all'avvocato astigiano Aldo Mirate, quest'ultimo deceduto nell’agosto 2022. Roggero è stato poi condannato a rifondere le spese legali sostenute dalle parti civili per un totale di circa 22mila euro, mentre il totale delle richieste per "danno parentale" avanzate dai familiari dei due rapinatori assommano a 2,8 milioni di euro.  

Commenti