“Vogliamo solo trovare un dialogo per poter convivere senza problemi. Siamo consapevoli di creare qualche disagio ai residenti e, comunque la si mette siamo sempre in torto, ma pensiamo che se troviamo un modo per parlarne e collaborare si può trovare la formula valida per tutti”.
Sono le parole di un gruppo di imprenditori di piazza Bresca e piazza Sardi, che sono voluti intervenire dopo la pubblicazione dell’articolo (QUI), che ha riportato l’esposto e le lamentele di 26 residenti della zona della ‘movida’, tra piazza Sardi, piazza Bresca, via Gaudio e via Gioberti. Valentino Papa e la famiglia Stamilla hanno voluto chiarire la loro posizione sulle proteste e sugli striscioni esposti il giorno dopo la chiusura del Festival di Sanremo.
“Noi siamo assolutamente disponibili a sederci a un tavolo per parlare dei problemi – proseguono – ma vogliamo anche sottolineare come questa sia solo una parte della zona della ‘movida’. Ci chiediamo, ad esempio, perché nessuno dice nulla delle panchine occupate e delle fontane accerchiate o della musica che viene fatta in altre zone della piazza”.
Il Festival è sicuramente una storia a sé: “Effettivamente durante la settimana della kermesse canora – proseguono gli imprenditori della ‘movida’ – i livelli sonori aumentano e anche i clienti proseguono la serata fino a notte fonda. Il Festival finisce tardi e molti mangiano dopo, creando qualche disagio. Ma, ad esempio, per quanto riguarda la musica dal ledwall, quello era autorizzato dal comune. Certo, in alcuni casi i volumi erano un po’ alti e di questo ci scusiamo, ma in questa settimana particolare diventa difficile riuscire a controllare situazioni di questo genere. Ad esempio la festa voluta dalla Rai la domenica prima della settimana festivaliera. Come facciamo a dire no?”.
Effettivamente il problema della zona della ‘movida’ e del rapporto con i residenti (che va avanti da quasi 30 anni) risiede proprio nell’allargamento all’esterno di tutti i locali che, altrimenti si ritroverebbero in spazi strettissimi all’interno. Questo provoca, da sempre, rumori e in momenti particolari anche musica ad alto volume. Negli ultimi tempi, in alcuni casi e per alcuni locali, si è effettivamente esagerato e, quest’estate è stato presentato un altro esposto per serata da discoteca vere e proprie.
I residenti lamentano la scarsa attenzione di Comune e forze dell’ordine mentre, da parte loro gli imprenditori con i quali siamo stati a colloquio sostengono di essere stati anche più volte multati, in particolare per l’allargamento dei dehors. “Ribadiamo la nostra disponibilità – terminano la famiglia Stamilla e Valentino Papa – a sederci a un tavolo con tutti i residenti che lo vorranno, per trovare un accordo e stabilire delle regole”.
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