Torino perde un signore di quelli che se ne incontrano pochi, nella vita. È morto nella serata di ieri, venerdì 2 febbraio, Alessandro Barberis, per dieci anni (fino al 2014) presidente della Camera di Commercio di Torino, ma protagonista per molto più tempo della vita economica torinese e non solo.
Dalla Fiat alla Camera di Commercio
Per lui, come spesso capitava all'epoca, una lunga carriera nel mondo Fiat. Inizialmente nella divisione Fonderia e Fucine di Teksid, fino a diventare direttore dello stabilimento Teksid di Mirafiori. Poi la carriera lo porta in Brasile, ma anche a Magneti Marelli, dove diventa (fino al 1993) ad e direttore generale di Magneti Marelli. L'anno successivo diventa direttore generale di Fiat Auto.
Tre anni dopo lascia il gruppo Fiat per accettare la direzione generale dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino. Dal 1997 al 2001 è presidente della Piaggio & C. Nel 2002 rientra in Fiat come direttore generale della holding, di cui diventa amministratore delegato e, infine, vice presidente nel 2003. Da aprile 2016 è membro del Consiglio Generale della Compagnia di San Paolo e nel 2020 nominato nel Consiglio Direttivo. Dal 2006 Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.
Dal 2004 al 2014 è Presidente della Camera di commercio di Torino, dal 2008 al 2013 Presidente di InfoCamere, dal 2010 al 2013 presidente di Eurochambres, dal 2011 al 2016 membro del Consiglio Generale della Federazione Mondiale delle Camere di commercio (ICC World Chambers Federation).
Grande curriculum e grande carica umana
Un uomo dallo spessore professionale per cui parla il curriculum, ma anche dallo spessore umano raro. Gentile, educato, rispettoso. Sempre. Di chiunque incontrasse. L'essere sabaudo concretizzato in una persona. Elegante, signorile, ma mai altezzoso o distaccato. Sempre pronto ad aprirsi in un sorriso o una battuta di spirito. Nessuna chiacchierata con lui era un episodio noioso. E amava ribadire con autoironia come, spesso nell'arco di poche ore, si trovasse a dover ragionare di automotive, ma anche di qualità dei vini. Un conoscitore curioso e attento del mondo a 360 gradi.
Il cordoglio e il commosso ricordo
“Diciamo addio ad un Presidente che, con grande impegno e dedizione, in 10 anni ha costruito un’immagine forte del nostro ente, al servizio del territorio e aperto al dialogo e alla collaborazione con tutti i soggetti istituzionali e associativi”, dice Dario Gallina, attuale Presidente della Camera di commercio di Torino.
Per Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino: “Grazie alla sua esperienza negli anni ha saputo inserire l’ente camerale in un’ampia rete internazionale, contribuendo a far conoscere all’estero Torino e le nostre imprese e aprendo vie di dialogo di cui tuttora beneficiamo, senza mai dimenticare le dinamiche e le necessità interne all’ente e al territorio". E della sua gentilezza sono sempre stati testimoni entusiasti e fedeli tutti coloro che hanno lavorato con lui in Camera di Commercio. Ciascuno di loro ne conserva un ricordo e ne fa un racconto affettuoso, ora malinconico.
Così lo ricorda Enrico Salza, Presidente della Camera di commercio di Torino dal 1976 al 1992: “Alessandro Barberis è stato un grande uomo di impresa. Ha improntato tutta la sua carriera, in Fiat come in Camera, in Infocamere come in Compagnia di San Paolo, all'attenzione alle risorse umane, alla valorizzazione delle persone, alla coesione negli ambienti di lavoro. Ha avuto visione imprenditoriale e umanità profonda. A lui deve andare la gratitudine di molti imprenditori e dirigenti d'azienda che alla sua scuola si sono formati”.
Il Presidente di InfoCamere, Lorenzo Tagliavanti, ha speso parole cariche di affetto nei confronti di Barberis: "E' stato un leader straordinario che ha dato prova delle proprie doti umane e professionali traghettando la nostra società attraverso un periodo difficile, nel 2009, segnato dalla prematura scomparsa dell’allora Direttore generale, Giovanni Nasi. Il suo impegno instancabile, la sua curiosità e la leadership visionaria hanno contribuito a guidare InfoCamere in un contesto complesso, ispirando e stimolando i suoi collaboratori a superare le difficoltà e rilanciare l’azienda. La sua eredità positiva e il contributo al Sistema delle Camere di Commercio e al mondo delle imprese in Italia rimarranno indelebili”.
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