Torino è in lutto dopo la notizia della morte, questa notte, di Bruno Segre [LEGGI QUI].
Lo Russo e Cirio: "Sua morte simbolico passaggio di testimone"
"Con la morte di Bruno Segre perdiamo un punto di riferimento nella lotta per i diritti, da sempre in prima linea in difesa della democrazia, della libertà e dei valori della Resistenza", ha commentato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. "La sua scomparsa", ha invece scritto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, "è ulteriore monito per tutti noi a difendere ogni giorno i valori della democrazia, dell'antifascismo e della libertà".
Valle: "una tra le voci torinesi più libere e coraggiose"
“Bruno Segre è stato un uomo coraggioso e determinato, che ha dedicato la sua vita alla lotta per la libertà e la giustizia, scelte che gli sono costate anche a livello personale", il commento del presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia. Gli fa eco il vicepresidente Daniele Valle, che è anche presidente del Comitato Resistenza e Costituzione: "Con lui si spegne uno straordinario testimone dell’antifascismo e una tra le più libere e coraggiose voci dell’intellettualità torinese. Il destino ha voluto che il suo addio sia venuto a coincidere con il Giorno della Memoria".
Appendino: "Ha dedicato la propria vita all'antifascismo"
“Proprio nel Giorno della Memoria ci lascia Bruno Segre, un torinese che ha dedicato la propria vita all'antifascismo, prima nella Resistenza poi nell'instancabile racconto ai più giovani. Perdiamo un riferimento e una fonte di ispirazione per la nostra comunità. Addio, Bruno”, ha scritto la vicepresidente di M5S ed ex sindaca di Torino Chiara Appendino. "Perdiamo una figura di grande prestigio della storia di Torino, del Piemonte, dell'Italia", aggiunge il Movimento 5 Stelle del Piemonte. "Segre sarà, oggi e sempre, fonte di ispirazione per tutti noi".
Grimaldi: "Un compagno e maestro"
Il vicepresidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi, ha invece descritto Segre così: "Socialista libertario, avvocato che difese il 'primo' obiettore di coscienza, Pietro Pinna, e soprattutto consigliere comunale a Torino e protagonista ineguagliabile della vita sociale e civile nella nostra città dal dopoguerra ad oggi. Partigiano, avvocato, militante indefesso, un compagno e maestro mosso da un’immensa curiosità, e da un’insaziabile fame di libertà e speranza".
I Radicali (Aglietta): "Lutto cittadino e intitoliamogli una via"
"Oggi la Torino Capitale dei diritti si veste di nero, abbiamo perso il pioniere per le battaglie sulla laicità, la verità scientifica, i diritti, la nonviolenza e l’antifascismo", scrivono i coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Lorenzo Cabulliese, Andrea Turi e Giorgio Maracich. "Il suo impegno ha toccato più generazioni di torinesi e con valore dobbiamo continuare a batterci per ciò che ci ha insegnato Bruno. Auspichiamo che la Città di Torino proclami il lutto e metta le bandiere a mezz’asta. Ci sono persone per cui bisogna avere il coraggio di cambiare la toponomastica".
Uncem: "Ricordiamo il suo legame con la montagna"
"La sua testimonianza e il suo impegno non muoiono", scrive invece Uncem. "Così come quel legame indissolubile con le montagne, con il Piemonte".
I sindacati: "Un protagonista della vita civile e sociale di Torino"
Domenico Lo Bianco (segretario generale Cisl Torino-Canavese): "Perdiamo un vero protagonista della vita civile e sociale della città, una delle ultime testimonianze viventi della lotta partigiana. Sempre vicino alle istanze dei lavoratori, ha segnato, con il suo lungo e profondo impegno per l’affermazione dei diritti e della libertà, la storia di Torino. Se n’è andato proprio nella giornata per la celebrazione della memoria. Un segno del destino che ci spinge a ricordare chi è stato Bruno Segre, nome di battaglia ‘Elio’, e che cosa ha rappresentato per la nostra città e l’Italia intera".
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