Il Nazionale

Cronaca | 23 gennaio 2024, 15:36

Uccide la moglie strangolandola a Savona, il Pm richiede il giudizio immediato per Selami Bodi

Nell'ottobre dell'anno scorso la morte di Etleva Kanolja. Dovrà rispondere di omicidio aggravato dall'aver ucciso la coniuge, dai futili motivi e dall'averlo compiuto contemporaneamente ai maltrattamenti in famiglia

Uccide la moglie strangolandola a Savona, il Pm richiede il giudizio immediato per Selami Bodi

Ha depositato la richiesta di giudizio immediato il Pubblico Ministero Giovanni Battista Ferro nei confronti di Selami Bodi, il 42enne albanese che aveva ucciso  strangolandola nell'ottobre dello scorso anno la moglie 31enne Etleva Kanolja.

Sabato scorso il pm lo ha ascoltato nuovamente in carcere dopo l'interrogatorio avvenuto il 7 novembre davanti al gip Laura De Dominicis nel quale l'uomo aveva confessato nuovamente i fatti occorsi nella notte tra il 27 e 28 ottobre nella loro abitazione in via Corridoni nel quartiere di Villapiana a Savona.

La donna, mamma di quattro bambini dai 5 ai 13 anni, era stata ricoverata in terapia intensiva all'ospedale San Paolo ed era in coma dopo che Bodi, nell'impeto di un litigio si era scagliata contro di lei prendendola per il collo con tutte le sue forze.

Resosi conto che la donna non respirava piú aveva chiamato il 112 ed immediatamente sul posto era giunto il personale medico del 118 e un'ambulanza della Croce Bianca.

La donna era stata rianimata per circa 50 minuti e dopo aver ripreso i sensi e iniziato a respirare autonomamente, era stata trasportata nel nosocomio savonese in condizioni critiche e dopo due giorni era deceduta.

Sul posto erano giunti anche i carabinieri che si erano resi conto che da subito la situazione appariva meritevole di approfondimenti investigativi, tanto da rendere necessario l’intervento sul posto del Sostituto Procuratore della Repubblica, che immediatamente aveva assunto la direzione delle indagini e del personale specializzato della Compagnia dei Carabinieri di Savona.

Bodi, difeso dall'avvocato Rosanna Rebagliati, nel corso della serata, dopo aver avuto una discussione per futili motivi con la donna, si era accorto che la stessa si era chiusa in camera da letto. Sentendola parlare al telefono con qualcuno, in preda alla gelosia, l’aveva aggredita e stretta con forza al collo, fino a quando la vittima aveva perso i sensi. Era stato proprio il marito quindi a richiedere l’intervento del personale medico, quando si era reso conto della gravità del suo gesto.

Gli investigatori, diretti dal Pubblico Ministero, constatata la situazione non potevano fare altro che dichiarare l’uomo in arresto ed accompagnarlo negli uffici della Procura della Repubblica di Savona, dove era stato sentito dal Pm.

Selami Bodi era stato successivamente trasferito in carcere a Marassi e dovrà rispondere di omicidio aggravato dall'aver ucciso la coniuge, dai futili motivi e dall'averlo compiuto contemporaneamente ai maltrattamenti in famiglia. Il 42enne infatti non era nuovo a violenze contro la moglie, nel tempo infatti gli episodi sarebbero stati numerosi.

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