E' cominciata decisamente in salita, la vita del piccolo ritrovato nella serata di ieri in un cassonetto di Villanova Canavese, ma nel giro di poche ore le cose si stanno mettendo decisamente al meglio.
Innanzitutto, il neonato - trovato avvolto in un piccolo asciugamano, con ancora il cordone ombelicale e la placenta - adesso ha un nome: i medici dell'ospedale di Ciriè che lo hanno preso in curo lo hanno chiamato Lorenzo.
Dopo la corsa disperata in ospedale, la notte è trascorsa in maniera più tranquilla, senza particolari emergenze. Sfortunato, forse, ma con una salute robusta che ora gli permette di guardare avanti con forza e fiducia. Una forza dovuta anche ai suoi oltre tre chili di peso e una gran voglia di vivere.
Da quanto raccontano i medici, il piccolo è arrivato in stato di ipotermia, ma non aveva altre difficoltà. I sanitari lo hanno però sistemato immediatamente all'interno di un'incubatrice, per potergli assicurare le condizioni migliori per riprendersi.
Proseguono intanto le indagini da parte dei carabinieri, chiamati dalla famiglia Laforet, che ha trovato per caso il bimbo in un cassonetto vicino a casa, richiamati dai suoi vagiti e dai suoi lamenti. La stessa famiglia ha dato la sua disponibilità ad aiutare la mamma naturale, se mai volesse ripensarci e tornare sui suoi passi.
Addirittura, i Laforet si sarebbero anche già dati disponibili ad adottare il bambino, se fosse possibile. Una questione di cuore, di sentimenti, ma anche di tradizioni: i Laforet sono infatti una famiglia di sinti piemontesi e hanno ribadito quando la famiglia e i figli siano uno dei pilastri del loro modo di intendere l'esistenza.
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