Bagni chiusi, scale mobili rotte e ascensori spesso fuori uso.
Questa è la situazione alla stazione di Porta Susa. Un’area che come affermato a dicembre dall’assessore Paolo Chiavarino entro il 2025 dovrebbe essere pronta per il rilancio commerciale: “Sono in corso le delocalizzazioni delle biglietterie e della Polfer che lasceranno posto ad altri locali commerciali. Il loro trasferimento sarà entro il 2025. Contemporaneamente Altagares, con la quale con colloquia RFI per le attività propedeutiche spazi commerciali, procederà con la commercializzazione del piano -1 in una logica di galleria commerciale. Come Comune continueremo a seguire la vicenda, ma sono cautamente ottimista".
Per ora la nuova stazione conta tre bar, un McDonalds, la biglietteria di Italo e Trenitalia, il resto dei locali sono ancora “in allestimento”. Chiusa dal 2020 la biglietteria Gtt.
Su sei bagni pubblici, due sono aperti, mentre una scala mobile è rotta e chiusa al passaggio, un ascensore è fermo.
Insomma, ancora disservizi per turisti e pendolari che all'anno sono circa 12 milioni, circa 1 milione al mese.
“A conclusione del nostro “viaggio della speranza” siamo approdati nel deserto commerciale di Porta Susa, un’incompiuta non degna della quarta città d’Italia” commenta la consigliera regionale Monica Canalis (Pd) a margine del viaggio fatto ieri insieme al collega Diego Sarno e altri amministratori locali per segnalare i disservizi della tratta Pinerolo - Porta Susa.
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