"Il messicano, lalalalallala, il messicano, lalalallala, il messicano..." canta la curva. Il messicano è il numero 71 Hector Majul, per noi Ettore, figlio di Priamo, re di Troia, e di Ecuba. Fu il più eroico difensore della città, prima di essere ucciso in combattimento da Achille.
Al di là del premio di mvp due volte su due nella seconda partita consecutiva da giocatore giallonero, Ettore (due gol) è lo scudo, l'incudine e il martello dietro a cui si muove una squadra che, a nostro avviso, ha esibito forse la prova migliore "da squadra" del campionato e, se per una volta ma solo per una possiamo prendere a prestito una frase fatta del calcio, possiamo dire che il risultato non è mai stato così bugiardo rispetto a manovra, occasioni e alla sensazione di predominio espressi dei gialloneri.
Abbiamo visto compattezza, ricerca del compagno libero, qualunque egli sia, in ogni occasione per 60 minuti: azzerati individualismi, sempre che ce ne siano mai stati e l'esempio di quanto diciamo lo scegliamo nella traversa colpita da Marcello Borghi in 4 contro 5 su assist di un Andrea Vanetti mai così capitano, con due occhi davanti, dietro e in ogni angolo della pista.
Il Feltre, con due o tre uomini forti, cinici, esiziali, ha avuto cinque nitide occasioni e ha segnato due gol, il secondo, quello del 3-2 che ha riaperto tutto a dieci minuti dalla fine prima dell'esplosione giallonera con la rete a porta vuota di Marcello Borghi, con una magnifica cannonata di Blaha dalla blu nell'angolino, dopo che Eruzione ha avuto sulla stecca anche il disco del pari e che gli arbitri, fin lì perfetti, lasciassero ingiustamente - ma è Natale e li perdoniamo - i Mastini con un uomo in meno negli attimi della verità. Ma il Varese ha nel conto anche 2 traverse (Naslund e Marcello), tante occasioni (35 a 25 i tiri) e quel detto, tornando al calcio, secondo cui conta il gioco.
Secondo tempo marchiato a fuoco dal numero 71 dei Mastini: l'eroe greco-messicano con una serpentina micidiale fa esplodere il palaghiaccio e spuntare addirittura una bandiera tricolore del suo Paese dietro la porta (2-0), poi lo rifa conficcando nella gabbia il 3-1 dopo che il Feltre, alla prima occasione da gol dopo 31', si era riportato sotto al primo rimbalzo concesso.
Primo tempo intenso, bello, con uno dei migliori Varese visti, preciso, che governa e chiude avanti solo di un gol (Pietroniro su assist di Vanetti) nonostante giochi e crei almeno tre grandi occasioni: c'è anche un legno clamoroso colpito da Naslund, inutile dirlo, dalla blu. En passant, power play non sfruttati e cambio di linee iniziali di coach Czarnecki: Tilaro è in prima con Marcello Borghi e Vanetti, Majul e Pietroniro si ritrovano in seconda con Piroso, in terza ecco Michael Mazzacane, Raimondi e Tommaso Cordiano, in quarta Perino, Crivellari e Pietro Borghi.
Da segnalare l'amato Desautels in tribuna, l'intesa crescente di Majul con Pietroniro, la prova di sacrificio e altruismo di tutti, il 58° compleanno festeggiato da coach Czarnecki con trasporto sempre maggiore, i ragazzini della Varesina Calcio ospiti in tribuna e alla fine sul ghiaccio applauditi da tutti, oltre che da Max e Matteo Di Caro, e una dedica, forse inattesa ma che ci sentiamo di fare dopo tanto tempo.
Roberto Blumer, un nome eroico ben prima e ben oltre Majul per i Mastini: sempre presente da oltre quarant'anni, è stato uno dei primi a credere nel vecchio cuore giallonero ed è sempre qui. Unico, umile, fiero. Buon Natale, presidente.
Varese-Feltre 4-2 (1-0, 2-1, 1-0)
Reti: 11'58" Pietroniro (Vanetti, M.Borghi) 1-0 in sup.; 30'01" Majul (Schina) 2-0, 31'14" Stupak (Eruzione, De Giacinto) 2-1, 33'06" Majul (Pietroniro) 3-1; 49'55" Blaha (Nimenko) 3-2 in sup., 59'12" Marcello Borghi (Tilaro, Schina) 4-2 a porta vuota.
Varese: Perla (Marinelli); Schina, Fanelli, Tilaro, Vanetti, Marcello Borghi; Naslund, Vignoli, Piroso, Majul, Pietroniro; Erik Mazzacane, Bertin, Michael Mazzacane, Raimondi, Tommaso Cordiano; Crivellari, Perino, Pietro Borghi. Coach: Niklas Czarnecki
Feltre: Manfroi (Bortoli); Blaha, De Giacinto, Matteo Dall'Agnol, Nimenko, Eruzione; Lysenko, Damin, Fantinel, Lorenzo Dall'Agnol, Da Forno; Voulfson, Geronazzo, Sperandio, Broch, Stupak; Gorza, Sniezhnievskyi, Pellin, De Paoli. Coach: Martin Ekrt
Arbitri: Alessio Bedana, Patrick Theo Gruber (Giorgio Brenna, Davide Magliano)
Note - Penalità Va 12', Fe 14'. Tiri Va 35, Fe 25. Spettatori: 929.
Ultima giornata prima fase
Como-Dobbiaco 8-1, Varese-Feltre 4-2, Pergine-Bressanone 8-1. In corso: Alleghe-Appiano 2-2, Valpellice-Valdifiemme 2-3. Riposa: Caldaro
La classifica
In aggiornamento: 1° Pergine, 2° Caldaro 46 punti. 3° Varese 42. 4° Appiano 41. 5° Alleghe 34. 6° Feltre 34. 7° Valdifiemme 27. 8° Como 26. 8° Valdifiemme 24. 9° Bressanone 14. 10° Valpellice 10. 11° Dobbiaco 9.
Coppa Italia
Ottavi di finale (contro una squadra di IHL Division I): andata in trasferta mercoledì 27 dicembre, ritorno sabato 30 all'Acinque Ice Arena.
Quarti: giovedì 11 gennaio 2024 (in trasferta) e martedì 16 gennaio (in casa).
Regolamento: in caso di parità di risultato (una vittoria per parte o due pareggi con qualunque punteggio) tra andata e ritorno si va all'overtime e, se persiste la parità, ai rigori.
Final four a Varese: sabato 20 e domenica 21 gennaio.
Master round e qualification round
Classifica iniziale (in aggiornamento) del master round: Pergine, Caldaro 15 punti. Varese 14. Appiano 13. Alleghe 11.
Il master round del campionato, a cui accedono le prime cinque in classifica e che determinerà la posizione finale prima dei playoff, ha inizio giovedì 4 gennaio 2024 con il Varese in casa (e, in trasferta, sabato 6) e termina sabato 24 febbraio: le squadre ripartiranno con un terzo dei punti della regular season arrotondati per difetto.
Nel qualification round vengono radunate le squadre dalla sesta all'undicesima posizione con lo stesso metodo di divisione dei punti. Le prime tre del gironcino accedono ai playoff, l'ultima in via ipotetica potrebbe retrocedere ma dipenderà da molti fattori (allargamento IHL a 12, eventuali squadre in discesa dall'Alps e così via).
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