Il Nazionale

Eventi e Turismo | 21 dicembre 2023, 13:35

Cavour ricorda il partigiano Alfredo Sforzini che dà il nome alla piazza del municipio

Oggi ricorre l’80° anniversario della morte. Ecco la sua storia

Cavour ricorda il partigiano Alfredo Sforzini che dà il nome alla piazza del municipio

Condannato all’impiccagione dai tedeschi, si mise da solo il capestro al collo gridando “Viva la libertà!”. Oggi, giovedì 21 dicembre, ricorre l’anniversario della morte di Alfredo Sforzini, partigiano a cui è dedicata la piazza del municipio del Comune di Cavour, luogo della sua impiccagione.

Nato a Castelvecchio di Pescia, in provincia di Pistoia, nel 1914, Sforzini fu mandato in Jugoslavia con la chiamata alle armi all'inizio della seconda guerra mondiale. Rientrato in Italia, al momento dell'armistizio si trovava a Cavour, e si unì alla IV Brigata Garibaldi del comandante Pompeo Colajanni, nome di battaglia Nicola Barbato, operativa nella zona del Monte Bracco. Divenuto responsabile del servizio informazioni, fu arrestato in seguito a una delazione mentre si trovava alla locanda cavourese ‘La Verna Nuova’. Nonostante le pesanti torture subite a Saluzzo non tradì mai i propri compagni, e fu condannato a morte per impiccagione. Il 21 dicembre 1943, riportato a Cavour, all’angolo tra l’allora piazza Statuto (oggi Sforzini) e via Pinerolo, si mise il capestro al collo con le sue mani e si gettò dal patibolo gridando: “Viva la libertà!”. Il suo corpo, su precisa disposizione del comando tedesco, venne lasciato appeso per quarantotto ore, con un cartello al collo con la scritta: “Così finisce chi spara ad un tedesco”.

Ieri sera, mercoledì 20 dicembre, si è tenuta la commemorazione alla lapide per l’80° anniversario della morte, alla presenza dell’Amministrazione comunale, del Comitato per le commemorazioni storiche ed istituzionali di Cavour, del Comitato Intercomunale per la Valorizzazione della Resistenza del Montoso Ets e delle associazioni cavouresi. “Siamo in un periodo particolare, a ridosso delle feste, e ringrazio chi, tra rappresentanti di altri Comuni, associazioni e cittadini, ha deciso di dedicare un momento al ricordo e alla memoria – ha dichiarato il sindaco di Cavour, Sergio Paschetta –. Alfredo Sforzini è morto per difendere la libertà del suo popolo, la sua morte ha segnato la storia del nostro piccolo paese, ed è doveroso fermarsi a ricordarlo. Fare memoria però non significa solo trovarsi pochi minuti, ma anche continuare a riflettere tutto l’anno, e in particolare sull’insensatezza della violenza e della guerra, voluta da pochi ma che rende vittime molti”.

Rosa Mosso

Commenti