A Torino sono poco meno di un centinaio i servizi igienici pubblici. La maggior parte però, come denuncia il vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao, sono "in condizioni indecenti o inutilizzabili". "Oltre a quelli delle stazioni, - ha aggiunto durante una commissione sul tema -, ma a Porta Susa chiudono alle 22.30, si trovano ancora sparsi in tutta la città diversi vespasiani".
I Vespasiani e i "Renzi"
La maggior parte però sono vandalizzati, murati o sigillati con delle paratie. Alcuni di quelli ancora aperti, vengono utilizzati dai tossicodipendenti. Ci sono poi 29 "Renzi", dal nome della ditta che lì aveva costruiti: in piazza Villari, a Madonna di Campagna, e in via Sassari ci sono i due più antichi in stile Liberty.
I bagni pubblici autopulenti
"A Torino - ha aggiunto Firrao - ci sono venti bagni pubblici a pagamento autopulenti gestiti da Igp, come quelli di piazza Arbarello, largo IV Marzo, piazza Zara e piazza Statuto". A questi se ne aggiungono una cinquantina gestiti da Amiat, collocati vicino ai mercati e in alcuni parchi. Per dare un confronto con altre città turistiche, a Parigi ci sono 435 servizi pubblici, a Berlino 280 e Bucarest 100.
Bagni "costosi"
Di qui la richiesta di Firrao di fare "un bando per aumentare i bagni pubblici a pagamento sul territorio". Una richiesta però che al momento sembra difficile da soddisfare. La motivazione? "I bagni di IGP Decaux - ha replicato l'assessore all'Urbanistica Paolo Mazzoleni - sono un caso particolare: sono molto costosi sia come manufatto, che per manutenzione".
Quest'ultimo tipo di servizi è considerato di lusso: solo per l'installazione si parla di 50mila euro, a cui ne vanno aggiunti altrettanti per la pulizia e sistemazione annuale. Gli incassi da ingresso, come hanno precisato dagli uffici, sono di circa 13mila euro per dodici mesi. La metà va al Comune e l'altro 50% ad Igp Decaux. La restante parte dei 50mila euro viene coperta tramite la pubblicità.
Una cifra quindi troppo onerosa per pensare di installarne altri per Torino. Una risposta potrebbe arrivare dai bagni pubblici di Gtt, meno costosi sia per montaggio che cura. Al momento l'atto è sospeso, in attesa di approfondimenti.
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