E’ arrivato con un giorno di ritardo l’ormai “consueto” assalto al cantiere No Tav. Nella notte dopo il corteo dell’8 dicembre infatti, l’ala più oltranzista del movimento ha preso di mira il cantiere dell’Alta Velocità.
Circa 200 le persone che, incappucciate, hanno dato luogo alla solita battitura dei cancelli. Poi il lancio di oggetti, sassi e bombe carta contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con i lacrimogeni per disperdere i manifestanti.
La Val Susa registra un’altra notte di tensione.
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