"Max, dove sei finito? Come stai?". La ricerca è finita dopo tre mesi e quattro giorni, in una cantina che si trova al fondo di una scala ripida, coperta da una volta a botte imbiancata che conduce verso il buio. Lo stesso buio che hanno dovuto attraversare dal 30 agosto scorso la famiglia della vittima, Massimo Lodeserto, che aveva lanciato l'allarme a inizio settembre e si era affidata anche alla televisione, in particolare alla trasmissione - specializzata in persone scomparse - "Chi l'ha visto?".
In un video l'ultima immagine
L'ultima immagine che si ha della vittima, ritrovata oggi con gli stessi vestiti, lo riprendono in compagnia di un'altra persona, Luca, un amico. Quel che appare probabile, a questo punto, è che il decesso non sia avvenuto molto tempo dopo quelle immagini trasmesse anche dalla tv di Stato.Alla trasmissione aveva preso parte anche Giacomo, il fratello dell'uomo ucciso, che era il più piccolo di quattro fratelli. Una famiglia trasferita dalla Puglia, seguendo il boom economico. Nella sua casa tutto è stato trovato intatto, solo delle creme appoggiate sul pianerottolo, come se la vittima fosse uscito di casa in tutta fretta.
Un palazzo elegante, nel pieno centro di Torino. Si trova al piano ammezzato, in mezzo a studi di avvocati e notai. "Ha partecipato alla ristrutturazione dello stabile - ricorda il fratello - e ha colto l'occasione di prendere casa qui". Un piatto di pasta, la roba stesa e un'altra lavatrice da far partire. "Non manca nulla, da casa". Tutto fermo al 30 agosto, racconta l'inviata. C'è anche un'enorme tigre di peluche.Le ultime settimane della scorsa estate dovevano essere quelle in cui Massimo sarebbe tornato in Puglia, a trovare i parenti. Ma alla fine ha rinunciato: un periodo di prova presso un'azienda di pulizie lo ha convinto a rimanere a Torino. "La mattina del 30 agosto - ricorda il fratello - avrebbe dovuto iniziare a lavorare alle 9".
Gli ultimi saluti al ristorante e al tabaccaio
Luca, l'amico, titolare di un ristorante poco distante, ricorda che in quelle immagini si vedono le solite chiacchiere tra persone che si conoscono. "Ci stavamo salutando, lui stava rientrando verso casa. Stava bene, non c'era nulla di preoccupante".
Ultimo accesso su Whatsapp alle 18.09, poi il buio
Saluti anche al tabaccaio lì vicino e l'acquisto presso un negozio di prodotti per la cura del corpo. L'ultimo accesso a whatsapp è alle 18.09 del 30 agosto. Addosso, una felpa rossa da cui non si separava, negli ultimi giorni. Dal fratello, infine, le lacrime di chi non riesce a trattenere l'angoscia. Un'angoscia che ha trovato la sua concretizzazione peggiore, questa mattina, in una cantina di via San Massimo 33.
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