(Gabriele Lavagno da LuinoNotizie.it) Sei condanne, da un minimo di un anno a un massimo di un anno e otto mesi, per la morte di Silvano Dellea, il manutentore della funivia di Monteviasco deceduto il 12 novembre 2018 a seguito di un controllo sull’impianto.
La decisione del Tribunale di Varese è arrivata nella giornata di oggi, venerdì 1 dicembre, cinque anni dopo l’incidente mortale e oltre un anno e mezzo dopo l’inizio del dibattimento nel processo per omicidio colposo, a carico di nove imputati.
Le condanne riguardano gli allora consiglieri della cooperativa Ausuriv, che nel 2018 gestiva l’impianto, e il direttore d’esercizio. Assolti invece gli ingegneri di Ustif, ufficio territoriale del Ministero dei Trasporti, e il progettista della revisione generale.
I parenti di Dellea, parte civile del procedimento con gli avvocati Corrado Viazzo e Vera Dall’Osto, verranno risarciti. Il giudice ha disposto per ognuno una provvisionale di 50mila euro. In sede civile la quantificazione complessiva del risarcimento.
A parlare a nome della famiglia Dellea, poco dopo la lettura del dispositivo, è Patrizia Meazza, vedova del manutentore: «Oggi è stato riconosciuto che Silvano non è morto per un suo errore – ha affermato la donna, visibilmente emozionata e seduta accanto al fratello di Dellea -. Ha sempre fatto tanto per la funivia, fin dalla sua apertura. Se ne prendeva cura nell’interesse della comunità ed era sempre disponibile, nonostante facesse un altro lavoro. La funivia era sicura per gli utenti – ha aggiunto infine la donna – ma non per chi ci lavorava».
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