In una recente lettera indirizzata al direttore dell'Asl di Asti, Francesco Arena, i consiglieri comunali Mario Malandrone del gruppo Ambiente Asti e Mauro Bosia del gruppo Uniti Si Può hanno risposto a una richiesta di restituzione di un verbale di Pronto Soccorso.
Il verbale era arrivato ai due consiglieri in forma anonima, denunciando un possibile caso di favoritismo nell'accesso al servizio ospedaliero da parte di un politico locale, che si è scoperto poi essere il vicepresidente della Regione Fabio Carosso.
La richiesta di restituzione era stata inviata via email il 24 novembre, ma i consiglieri hanno preso visione della stessa solo il 28 novembre, rendendo impossibile ottemperare alla richiesta entro il 27 novembre, come richiesto dal direttore.
"Mai divulgato all'esterno il nome dell'assistito"
Nella loro risposta, i due esponenti della minoranza hanno ringraziato il Direttore per averli ricordato dei loro doveri e obblighi come consiglieri, assicurando che l'interesse pubblico è la loro principale preoccupazione. Hanno inoltre garantito che non hanno mai divulgato all'esterno il nome del politico della Regione interessato, né i dati sensibili riguardanti la persona in questione.
I consiglieri hanno poi affermato che "l'Asl deve guardare al proprio interno per i problemi relativi alla fuoriuscita di dati sensibili, suggerendo che l'azienda "dovrebbe rivedere i propri percorsi e procedure informatiche". Hanno anche sollevato la questione della fedeltà del personale dell'ASL sospettando che "la divulgazione di dati sensibili potrebbe essere sintomo di un malessere interno".
Il verbale sarà consegnato alla segreteria del sindaco
La lettera si conclude con una serie di domande rivolte al Direttore dell'Asl riguardanti l'accesso al Pronto Soccorso del Cardinal Massaia e l'attribuzione di codici al Pronto Soccorso. I consiglieri chiedono, tra l'altro, se tutti i cittadini che accedono al Pronto Soccorso di Asti risolvono i propri problemi in 12 minuti, se l'attribuzione di un Codice verde era appropriata e se il politico in questione era stato "inviato" da qualcuno o se si era presentato da solo al Pronto Soccorso.
Infine, i consiglieri hanno ribadito la loro disponibilità a restituire il verbale di Pronto Soccorso ricevuto, che sarà posto in una busta chiusa e depositato presso la Segreteria del sindaco di Asti.
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