Dovrà scontare diciotto anni di carcere Filippo Giribaldi colpevole dell’omicidio di Manuel Di Palo, ucciso il 25 aprile scorso al Carmine con un colpo di pistola.
La sentenza è arrivata questa mattina, pronunciata dal presidente della Corte d’Assise di Genova, Massimo. Cusatti.
L’ex camallo è stato riconosciuto colpevole dell’uccisione del trentasettenne, di detenzione di arma e di cessione di droga per un totale di diciotto anni di reclusione.
Giribaldi, subito dopo aver colpito mortalmente Di Palo, si era rifugiato nella chiesa dell’Annunziata e si era poi consegnato ai Carabinieri.
Dietro all’omicidio, questioni di droga e gelosia: assassino e vittima da qualche tempo stavano frequentando la stessa donna. Inoltre, entrambi erano consumatori di droga, particolarmente di crack.
Si attende ora il deposito delle motivazioni sulla base delle quali i difensori di Giribaldi valuteranno l’eventuale ricorso in appello.
Prima della sentenza, l’imputato ha nuovamente chiesto scusa per il delitto e per il dolore causato sia alla famiglia della vittima, sia alla propria.
Giribaldi è stato condannato a pagare una provvisionale, ossia un risarcimento provvisorio ma immediato, di settantamila euro alla madre di Di Palo.
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