"Il Prefetto Montesano è stato uno di quelli che ha inventato il mestiere: oggi noi lo impariamo sui libri. Loro lo hanno inventato sul campo e lo hanno trasmesso a noi come grandi maestri". Così il Capo nazionale della Polizia Vittorio Pisani ha ricordato il collega Giuseppe Montesano, a cui questa mattina è stata dedicata una targa nei giardini di piazza Peyron a Torino.
Capo della Mobile
Il Prefetto Montesano, origini pugliesi, è stato un importante dirigente della Polizia di Stato. Intrapresa da giovane la carriera che lo porterà a diventare capo della Squadra Mobile di Torino, ha successivamente ricoperto il ruolo di capo della Criminalpol Piemonte e Valle d’Aosta e di questore delle città di Sassari, Cagliari, Venezia, Palermo, Brescia, Bologna.
Negli anni Settanta, prestando servizio nella nostra città, diventa uomo simbolo della lotta alla criminalità organizzata, ispirando con la sua figura i personaggi ne “La donna della domenica”, e “A che punto è la notte” di Fruttero e Lucentini.
"Montesano devoto servitore"
"Oggi - ha sottolineato la vicepresidente del Consiglio comunale Ludovica Cioria - vogliamo ringraziare le donne e gli uomini delle forze dell'ordine, che ogni giorno lavorano senza sosta per garantire la legalità. Montesano è uno dei modelli più evocativi a cui guardare, un devoto servitore dello Stato, della legalità e sicurezza".
"Arrivò - ha proseguito Cioria - in una Torino sconvolta dalla Br: seppe rispondere con piglio alle sfide del narcotraffico e clan. Un fulgido esempio di come essere autorevoli senza essere autoritari". A fargli eco il Presidente della Circoscrizione 4 Alberto Re: "Ci prenderemo cura della targa e di questa sua memoria".
"Leale e fedele alle istituzioni"
"Oggi - ha sottolineato la vedova di Montesano, Adriana Di Lullo - rendiamo onori al mio amatissimo marito, che è stato un leale servitore delle istituzioni".
"Ha sempre amato Torino - ha proseguito - la città dove ha potuto conoscere questa "scricciolo" come mi chiamava. La vita con lui è stata dura ed intensa: siamo qua a ricordare un grande uomo e amico, un esempio per questi giovani".
"Usava potere per servire la comunità"
"Dietro uomini - ha osservato il sindaco Stefano Lo Russo - che hanno dedicato la vita allo Stato, c'è sempre una grande donna. La Torino attraversata dal Prefetto Montesano era lacerata dalla criminalità organizzata e dal terrorismo".
"È stato un grandissimo uomo di Stato e torinese - ha sottolineato il primo cittadino - aveva l'approccio dell'uomo di Stato: sapeva usare il potere per servire la comunità e non se stessi, cosa che tutti dovrebbero tenere a mente".
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