Sembra non avere una soluzione il problema dello spaccio in corso Venezia. Dopo la maxi operazione alla Gondrand di tre settimane fa infatti, i pusher sono tornati a impossessarsi dell’ex deposito ferroviario che affaccia sul corso, quasi all’angolo con la rotonda di via Breglio.
L’area era stata chiusa con delle inferriate e lo spiazzo disboscato, per non consentire a tossicodipendenti e spacciatori di nascondersi tra le frasche. Tutto inutile: le grate sono state tagliate e piegate per consentire ai venditori di morte e ai tossici di entrare nel deposito e con sedie e panchine i disperati si ritrovano lì. Alla luce del sole, davanti a tutti. La situazione, già critica di giorno, precipita di notte: il ritrovo si amplia, i tossicodipendenti aumentano e vengono accesi fuochi per riscaldarsi.
"Siamo tornati in una fase di stallo che evidenzia come il problema dello spaccio e del degrado portato dalla droga non può essere risolto solo con gli sgomberi” spiega un residente.
Corso Venezia, tirato a lucido dopo l’inaugurazione del passante, si interroga: come andare avanti una volta per tutte, lasciandosi alle spalle degrado e criminalità?
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